Esperienza reale Ci vuole pazienza...

Uomoeccentrico

"Level 1"
Messaggi
59
Punteggio reazione
122
Punti
33
Posizione
Roma
Che situazione meravigliosa!!! Io con mia moglie provo a prendere l’argomento girandoci moooolto intorno ma niente, si lascia andare solo nel momento clou del sesso in cui ama farsi chiamare troia e appellativi simili, al che spingo un po’ e gli dico cose tipo “ti piace il cazzo eh? Ne vorresti di più? Vorresti più cazzi per te?” e mi risponde di sì ma poi oltre non si va… anche perché purtroppo fuori dal letto abbiamo pochissima comunicazione del lato sessuale. Si fa ma non se ne parla 😢
 
OP
K

kebos

"Level 4"
Messaggi
55
Punteggio reazione
866
Punti
88
Che situazione meravigliosa!!! Io con mia moglie provo a prendere l’argomento girandoci moooolto intorno ma niente, si lascia andare solo nel momento clou del sesso in cui ama farsi chiamare troia e appellativi simili, al che spingo un po’ e gli dico cose tipo “ti piace il cazzo eh? Ne vorresti di più? Vorresti più cazzi per te?” e mi risponde di sì ma poi oltre non si va… anche perché purtroppo fuori dal letto abbiamo pochissima comunicazione del lato sessuale. Si fa ma non se ne parla 😢
Credo che molto si rifletta nell'ultima frase che hai scritto; parlarne fuori dal letto credo che sia essenziale.
Almeno per noi è così (non voglio insegnare niente a nessuno), pensiamo che innanzitutto sia un modo per essere sempre trasparenti tra di noi e condividere ed affrontare eventuali dubbi e resistenze, poi il mettere in comune le sensazioni che proviamo aumenta la nostra eccitazione e godimento anche in momenti diversi; non è raro che quando iniziamo a parlarne finiamo poi a letto.
 

Poncharell

"Level 4"
Messaggi
619
Punteggio reazione
904
Punti
94
Posizione
Roma
Racconto davvero molto bello, grazie.
Innanzi tutto è ben scritto. In assoluto.
Poi è piacevole il garbo che usi, sia nell'affrontare l'argomento, sia nel rispondere alle nostre osservazioni.
Condivido tutto: non concepisco il sesso se non parte dalla testa. E continuo a pensare che questo è quello che permette viaggi, evoluzioni e conoscenze nel rapporto intimo che c'e in una coppia.
E in quello che racconti mi ci rivedo in pieno, anche se, purtroppo, in sedicesimo.

Detto questo, la storia è davvero eccitante. Mi emoziona aspettare l'episodio successivo; mi emoziona e mi eccita.
Il topless di Ada è bellissimo, meravigliose le sue tette e i suoi capezzoli, descritti così bene.
Tanti complimenti a lei per la sua bellezza e per il suo approccio al sesso.
Complimenti a te perché, evidentemente, hai saputo meritarla.
🤗
 

Simon95

"Level 7"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
269
Punteggio reazione
7,878
Punti
99
Age
29
Si in effetti concordo col tenore dei commenti, ci sono tante storie su questo sito che parlano di sesso a vari livelli e per tutti i gusti che chiaramente quando sei arrapato sono molto piacevoli da leggere. Ma leggere un racconto, al di la che sia cosi personale, del genere, soprattutto per la maturità di cio (e come) viene scritto e soprattutto la mentalità aperta mostrata da entrambi mi da speranze che al mondo ci siano ancora persone normodotate mentre purtroppo spesso si ha a che fare con ben altri tipi di personaggi 🤣
 
OP
K

kebos

"Level 4"
Messaggi
55
Punteggio reazione
866
Punti
88
Racconto davvero molto bello, grazie.
Innanzi tutto è ben scritto. In assoluto.
Poi è piacevole il garbo che usi, sia nell'affrontare l'argomento, sia nel rispondere alle nostre osservazioni.
Condivido tutto: non concepisco il sesso se non parte dalla testa. E continuo a pensare che questo è quello che permette viaggi, evoluzioni e conoscenze nel rapporto intimo che c'e in una coppia.
E in quello che racconti mi ci rivedo in pieno, anche se, purtroppo, in sedicesimo.

Detto questo, la storia è davvero eccitante. Mi emoziona aspettare l'episodio successivo; mi emoziona e mi eccita.
Il topless di Ada è bellissimo, meravigliose le sue tette e i suoi capezzoli, descritti così bene.
Tanti complimenti a lei per la sua bellezza e per il suo approccio al sesso.
Complimenti a te perché, evidentemente, hai saputo meritarla.
🤗
Ti ringrazio per le belle parole, per me è un piacere sapere che siamo riusciti a coinvolgervi; la nostra è una storia un po' complessa che si sviluppa su vari piani. Come ho scritto non siamo tipi da scambi,privè,o sesso pronto e consumato come si legge spesso in altri racconti, piuttosto ci piace convivere con le nostre esitazioni, le paure, ci piace camminare con passo incerto nelle nostre storie, rispettando i nostri equilibri, sempre attenti a non perdere il rispetto in noi e nel nostro rapporto e nel raccontare le storie ho sempre avuto un po' il timore che potessero risultare per questo meno appetibili. I vostri commenti positivi ci rincuorano.
Ada è il fulcro di tutto questo, al di là di essere carina è una donna di notevole sensatezza ed equilibrio, ed è capace col solo starti accanto di rendere più facile ogni cosa.
 
OP
K

kebos

"Level 4"
Messaggi
55
Punteggio reazione
866
Punti
88
Si era messa un costumino rosso che risaltava molto con la sua abbronzatura, lo slip era discretamente scosciato ed il sopra era un top a fascia che le sosteneva le tette; aveva i capelli sciolti ed era un po’ arrossata dall’agitazione.

All’ora indicata vedemmo da fuori arrivare Diego; Ada mi abbracciò e mi disse in un sussurro

“Paolo sei sicuro?... vuoi proprio che lo facciamo?...” La baciai teneramente e le risposi

“Io si , lo voglio, e tu sei sicura? Annui “si” bisbigliò, dopodichè scomparve nel bagno

Aprii la porta e feci entrare Diego , che vestiva una maglietta senza maniche ed un paio di pantaloncini da spiaggia.

“Ciao Diego entra “ Era un po’ impacciato, non capiva bene ma salutò educatamente. Rimanemmo in piedi in mezzo alla camera e cominciai

“Senti Diego, vedi ti abbiamo fatto venire qui perché tu ieri sei stato molto carino con noi e prezioso con i nostri documenti…” Diego abbozzò un sorriso schernendosi

“Oh no ma non ho fatto niente…”

“no no “ ripresi io “hai fatto una cosa molto importante per noi, e vogliamo ringraziarti ancora…”

Era perplesso e ribattè “ma mi avete già dato una ricompensa generosa, non c’è bisogno”

“Vedi Diego, ti spiego questo è un ringraziamento particolare che ti vuole dare mia moglie Ada…”

Annui, ma era confuso e vedevo che non capiva; in quel momento Ada usci dal bagno splendida nel suo costumino rosso e scalza.

“Ciao Diego, sono contenta di vederti” disse con un sorriso irresistibile; dal suo sguardo e dalla sensualità del suo tono di voce capii che era già nella parte.

Si avvicinò e gli dette un piccolo bacetto sulla guancia, poi dolcemente gli disse

“siediti, mettiti comodo” e lo spinse delicatamente a sedere sul bordo di fondo del letto.

Diego aveva la faccia di chi non sa dove si trovi, guardava Ada e poi me alternativamente senza parlare ma forse un piccolo barlume cominciava ad affacciarsi nella sua mente. Ada sempre sorridendo si tolse l’elastico per i capelli dal polso dove lo teneva poi alzando le braccia molto lentamente ci raccolse i capelli in una coda. Indugiò un attimo con le mani alzate sopra la testa, poi guardandolo fisso le portò dietro la schiena e slacciò il reggiseno lasciandolo cadere ai suoi piedi.

Le sue tette non più sostenute obbedirono alla gravità e con il solito sobbalzo che mi faceva impazzire si liberarono.

Diego che a questo punto cominciava a realizzare spalancò gli occhi come se dovessero cadergli.

Ada con le braccia dietro la testa inarcò il busto in maniera provocante, così che le tette si fecero più rotonde e piene; era eccitata i suoi capezzoli erano già scurissimi e turgidi.

Con una voce roca si rivolse a Diego sempre guardandolo fisso

“Ti piacciono?” Il povero Diego non aveva nemmeno la voce per rispondere , annui impercettibilmente.

Ada fece due passi verso di lui quasi a contatto con le sue ginocchia ,si sporse lentamente in avanti facendo in modo che le tette si staccassero dal suo corpo, facendole penzolare davanti alla faccia del ragazzo

Lo guardava

“ Vuoi toccarle?? “ non ci fu risposta solo un movimento impercettibile, gli occhi di Diego erano fissi sul seno .

Ada gli prese le mani e se le mise sui seni spingendole, ma Diego rimase così con le sue tette tra le mani immobile come in trance.

“Ti piacciono? Dai accarezzale, fammi sentire che ti piacciono”

Come riscosso dal suo torpore Diego cominciò ad accarezzarle ed a stringerle tra le sue mani; quando prese i capezzoli tra le dita vidi Ada mordersi il labbro…

Diego ora aveva preso un po’ di vita e cominciò a parlare

“Ma senora io… ma… non sono sicuro…non vorrei…” probabilmente temeva di star facendo qualcosa di pericoloso, magari per il suo lavoro, ed era intimorito dalla mia presenza, perché mi guardava a tratti ”, Ada lo rassicurò

“ Tranquillo Diego, va tutto bene io voglio lasciarti un buon ricordo di me, e mio marito è daccordo, non ti preoccupare.”

Nel dire questo si discostò si mise in ginocchio davanti a lui e gli appoggiò le mani sulle ginocchia.

Con la voce più porca che le abbia mai sentito disse

“Diego ti va se ti faccio una sega?”, qualcosa esplose nella mia testa e mi accorsi che avevo già un erezione.

Diego arrossiì violentemente e sussurrò un si con voce strozzata, allora Ada gli mise le due mani all’elastico dei pantaloncini, lui automaticamente andò all’indietro ed appoggiò i suoi gomiti sul letto e inarcò il bacino. Ada con un movimento lento glieli sfilò portandoli fino alle caviglie, poi glieli tolse completamente.

Il cazzo di Diego era di discrete dimensioni, non troppo lungo, ma abbastanza tozzo, era circonciso e in cima si apriva con una rosea cappella larga, che si staccava dall’asta con un solco pronunciato. Naturalmente era già in completa erezione e si ergeva tra le sue gambe. Ada che ora si era messa in piedi , si abbassò col busto sul suo cazzo quasi a novanta gradi e le sue tette andarono a contornare l’asta ; lei muovendosi e con un risolino quasi giocoso le fece dondolare in modo che lo massaggiassero; Diego emise qualcosa tra un sospiro ed un rantolo. Avevo come l’impressione che Ada stesse rimandando il più possibile il momento di prenderlo in mano

Si mise di nuovo in ginocchio tra le gambe di Diego che aveva i piedi a terra, era seduto sul letto e stava appoggiato sui gomiti, e si girò verso di me:

“Vieni qui, vicino… ti voglio vicino a me, voglio vederti e voglio che tu mi veda, e ti voglio sentire accanto”

Mi misi vicino a lei anch’io inginocchiato solo un po’ laterale accanto al bordo del letto, così da vederla in faccia.

“Ti amo” disse

“Anch’io” le risposi ma mi accorsi che non avevo saliva in bocca

Rimase assorta per qualche momento guardando il cazzo di Diego, poi allungò lentamente il braccio e la sua mano lo impugnò. Le dita si serrarono intorno all’asta, Ada le mantenne ferme per un po’ mentre mentre faceva muovere lentamente il pollice sulla cappella stimolandone la punta, poi guardando Diego con uno sguardo sensuale cominciò a muovere la mano su e giù lentamente.

Diego chiuse gli occhi e rovesciò la testa indietro per un attimo poi la rialzò e mormorò “ohh ..senora Ada…”

Ada cominciò ad imprimere un ritmo un po’ più sostenuto ma continuava a segarlo con calma.

Mi accorsi che la mia mente era come pietrificata sulla scena; volevo inconsciamente fissare tutti dettagli di ciò che vedevo e per questo ancora oggi li rivedo come se li avessi davanti: il corpo di Ada inginocchiata per terra con le gambe ripiegate sotto le ginocchia, la sua faccia assorta , i suoi capelli raccolti nella coda, la sua mano avvolta intorno al cazzo e gli anelli alle sue dita che spiccavano a contrasto con la pelle scura di Diego, ricordo persino il tintinnio che facevano i braccialetti che Ada indossava al ritmo della sega, così come l’ondeggiare ipnotico dei suoi seni.

Ada faceva scorrere l’altra mano sul bacino di Diego in una carezza , quasi intorno all’asta, poi la fece scendere e la avvolse a coppa intorno alle palle, strappando un sospiro a Diego; le sue dita cominciarono a massaggiarle e a stringerle delicatamente e ritmicamente ed io che ben conoscevo l’effetto che facevano quelle carezze mi ritrovai con una mano sui miei pantaloncini

Ada alzò gli occhi verso di me e con voce dolcissima mi chiese

“ Ti piace guardarmi?”

Annuii e risposi con una voce rotta dall’eccitazione

“Tantissimo e a te piace?”

“Si mi piace… mi piace che tu sia qui a guardarmi mentre faccio godere un altro, mi eccita da morire “

E con le labbra accennò ad un bacio verso di me

Io ero in preda ad un eccitazione incredibile, ma dentro di me spingeva prepotente la voglia di vedere Ada lasciarsi andare ancora di più

“Prendilo” le sussurrai. Ada aveva capito benissimo cosa intedessi, con uno sguardo un po’ sconcertato scosse la testa in un no; intanto continuava a segarlo ed accarezzare i testicoli.

Ero in preda come ad una possessione, volevo che lo facesse

“ Dai Ada prendilo un po’…” udii la mia voce quasi supplichevole

“Smetti”

Ada, era rossa in viso, si vedeva che era eccitata, potevo immaginare quanto fosse bagnata, ansimava leggermente e si era spostata leggermente in avanti per muovere il braccio, il cazzo di Diego era a pochi centimetri dai suoi occhi.

“Dai Ada… leccalo solo un po’… appena…” la stavo quasi supplicando.

Mi lanciò uno sguardo un po’ tenero e un po’ severo

“Uffa!” disse spazientita

Si sporse leggermente fece uscire lentamente la lingua e con la punta andò a toccare la parte della cappella a lei più vicina; fu un contatto brevissimo poi si girò a guardarmi con un risolino sensuale.

“Brava… dai Ada ancora “ la incalzai con voce rotta

“No…basta così”

“Dai Ada non ti fermare proprio ora…dai” ormai la pregavo apertamente

“Mi vuoi proprio troia, eh ?” io non risposi

Ada tirò ancora fuori la lingua e la fece andare a circa metà dell’asta, poi la fece scorrere per un piccolo pezzo fino ad arrivare al solco, Sorrideva, le sue mani si erano fermate ed ora con un dito stava percorrendo in una carezza tutta l’asta per la sua lunghezza guardandola assorta.

Mi guardò “Così ti piace?”

“Da impazzire “ risposi quasi senza voce

Ada si sporse verso di me e mi dette un bacio veloce, poi riprese la sua posizione

Apriì la bocca e tirò fuori la lingua avvicinandosi al cazzo facendone appoggiare la punta sopra la sua lingua che mosse seguendo il solco della cappella, poi la ritirò; adesso il suo labbro di sopra stava leggermente appoggiato sulla punta del cazzo mentre quello di sotto premeva sul solco della cappella.

Dopo qualche secondo si spostò indietro lasciandolo scivolare fuori.

Abbassò la testa e spostandolo in su con la mano, si portò con la lingua alla base del cazzo posandola quasi all’inizio delle palle, poi la scorse per lungo percorrendo tutta l’asta fino in cima quasi a baciarla. Qui la fermò e ciminciò a muoverla vorticosamente sul solco avvolgendolo. Diego sbuffava e soffiava impazzito

Ora si era fermata guardandolo; mise le due mani aperte intorno all’asta in fondo e scese con le dita dalle due parti a carezzargli le palle poi lasciò la mano sinistra a coppa sulle stesse e con le dita della mano destra impugnò delicatamente il cazzo, mosse la testa in avanti mentre apriva la bocca ad occhi chiusi, le sue labbra si richiusero sul solco della cappella che ora aveva tutta dentro. Fu solo per un attimo poi si ritirò indietro lasciandola uscire con uno schiocco di labbra, aprì gli occhi per guardarmi e mi prese la mano nella sua.

“stai con me “ mi sussurrò

Con la mano destra impugno di nuovo il cazzo alla base tirò fuori la lingua e lasciò che vi si appoggiasse sopra di nuovo; stringendone appena la punta con le labbra si tirò indietro e lo lasciò, poi apri la bocca e con un movimento deciso lo fece entrare fino al solco della cappella, a questo punto ritirò le labbra e spostandosi ancora in avanti lo inghiottì fino a metà dell’asta. Rimase un attimo ferma così ad occhi chiusi , poi cominciò a muovere la lingua tenendo praticamente quasi tutto il cazzo in bocca. Diego era in trance mandando mugugni di continuo agitandosi, sembrava ormai aver perso la sua timidezza e toccava e carezzava Ada sulle spalle sulla testa

Io ero come paralizzato, guardavo Ada che ormai era partita nella sua estasi sessuale, e mi accorsi che stringeva forte la mia mano nella sua quasi a farmi male.

Ora Ada aveva cominciato un movimento lento, ritmico di su e giù sempre tenendo più di metà del cazzo in bocca, aveva lasciato la mia mano ed aveva appoggiato tutte e due le sue sul bacino di Diego ai lati del corpo , e muoveva la testa su e giù facendo uscire il cazzo completamente per poi riprenderlo fino al solco. Ogni tanto scendeva improvvisamente e decisamente con la testa fino ad ingoiarlo quasi tutto e rimaneva li ferma per qualche secondo lavorando di lingua. Questo movimento strappava dei grugniti animaleschi a Diego.

Ero completamente ipnotizzato dalla situazione, dentro di me si rincorrevano l’eccitazione per quello che vedevo, la sorpresa di quello che non mi aspettavo, su tutto sentivo crescere un sentimento di affetto e gratitudine per Ada e per quello che mi stava dando ed ancora una volta pur nella crudezza della situazione sentii di amarla immensamente.

Ada alternava ora momenti in cui lo segava con la mano a momenti in cui con la lingua lo accarezzava tutto soprattutto nel solco della cappella cosa a cui Diego sembrava molto sensibile; poi passava ad inghiottirlo di nuovo per più di meta, e il grosso cazzo le gonfiava le guance che si muovevano lasciando intuire il movimento della lingua che avvolgeva la cappella dentro la bocca.

Diego aveva aumentato i suoi grugniti e si muoveva scompostamente. Cominciai a vedere i suoi testicoli pulsare ed Ada col cazzo piantato in bocca alzò gli occhi per darmi una furtiva occhiata cominciando un movimento per sfilarlo

Diego le mise una mano sulla spalla e dietro al collo tirandola quasi a trattenerla, ed Ada rapidamente gli prese il braccio con la mano togliendolo con un moto di fastidio, poi riprese a far uscire il cazzo dalla bocca mentre Diego ormai quasi rantolava

Rimasi di sasso nel vedere Ada che invece di finire il movimento si fermò bloccandosi con la cappella di Diego appoggiata sulla lingua e sul labbro inferiore, impugnando il suo cazzo e cominciando a muovere la mano su e giù

Il mio cuore ebbe un sobbalzo quando il primo fiotto di sperma entrò prepotente nella sua bocca, seguito da un secondo, un terzo e poi altri che meno potenti ora si adagiavano sulla sua lingua.

Stavo impazzendo!

Ada teneva la bocca semi aperta e cominciò a lasciar colare lo sperma; dai due lati della bocca due copiosi rivoli di liquido denso e biancastro uscirono andando a cadere sulle sue cosce e per terra.

Diego ricadde indietro sul letto immobile respirando affannosamente.

Ada rimase ferma ad occhi chiusi per qualche momento con lo sperma che continuava a colarle dalla bocca,poi si girò verso di me e con un sorriso amorevole inghiottì quello che era rimasto e con un’ aria di soddisfazione mi disse sottovoce

“ Mi volevi troia ed io sono stata troia fino in fondo” , poi si alzò rapidamente e corse in bagno.

Diego ripresosi sgattaiolò via senza dire una parola, quasi si sentisse in colpa, ed io rimasi lì in un tumulto di sensazioni indescrivibili, inebetito, non riuscendo ancora a capacitarmi dello spettacolo che avevo avuto davanti.

Quando mi ripresi sentii l’acqua della doccia scrosciare, entrai nel bagno e trovai Ada sotto la doccia che contemporaneamente si stava lavando i denti. La guardai e lei mi rispose con una smorfia di disgusto “Bleaaahhh ... schifo!”. Sorrisi e la lasciai finire.

Quando usci dal bagno in accappatoio corse verso di me e mi si avvinghiò addosso; ci abbracciammo fino a farci male mentre ci davamo un bacio lunghissimo e profondo. Fu un momento di intimità completo non volevamo staccarci e rimanemmo li per diverso tempo. Credo che sia stato uno dei momenti di felicità più completi per tutti e due, di quei momenti in cui ti senti quasi sollevato da terra, e non riesci a smettere di sorridere dalla soddisfazione

Cominciammo a parlare e scambiarci le sensazioni che avevamo provato. Ada mi disse che per lei all’inizio non era stato facile, poi (come prevedevo) si era pian piano lasciata andare fino a farsi travolgere dal sesso puro; mi disse che inizialmente voleva solo segarlo poi man mano che andava avanti l’eccitazione l’aveva travolta, io che ero li vicino le avevo dato la forza di osare, perché sapeva che lo desideravo, e poi disse

“devo anche confessare che quando ho cominciato a fargli il pompino davanti a te mi sono sentita così troia, stavo spompinando uno sconosciuto davanti a mio marito, che ho avuto un orgasmo profondo e a quel momento mi sono lasciata andare del tutto”

Anch’io le rivelai le mie sensazioni, tutto ciò che avevo provato e le ero grato perché sapevo che quello che aveva fatto era rivolto in gran parte a me.

Non riuscivamo a smettere di parlare e ridere, sentivo anche che Ada era eccitata come una bambina.

La guardai negli occhi e le dissi “sono un marito fortunato “ e aggiunsi scherzando “e con una moglie un po’ puttana

Scoppiammo a ridere, poi Ada si allontanò, mi guardò con quel “suo sguardo” aprì l’accappatoio facendolo scivolare a terra, si lasciò cadere sul letto e disse

“ e allora ora chiavala questa puttana di moglie che hai!”
 

Porcoperverso

"Level 1"
Messaggi
121
Punteggio reazione
202
Punti
43
Si era messa un costumino rosso che risaltava molto con la sua abbronzatura, lo slip era discretamente scosciato ed il sopra era un top a fascia che le sosteneva le tette; aveva i capelli sciolti ed era un po’ arrossata dall’agitazione.

All’ora indicata vedemmo da fuori arrivare Diego; Ada mi abbracciò e mi disse in un sussurro

“Paolo sei sicuro?... vuoi proprio che lo facciamo?...” La baciai teneramente e le risposi

“Io si , lo voglio, e tu sei sicura? Annui “si” bisbigliò, dopodichè scomparve nel bagno

Aprii la porta e feci entrare Diego , che vestiva una maglietta senza maniche ed un paio di pantaloncini da spiaggia.

“Ciao Diego entra “ Era un po’ impacciato, non capiva bene ma salutò educatamente. Rimanemmo in piedi in mezzo alla camera e cominciai

“Senti Diego, vedi ti abbiamo fatto venire qui perché tu ieri sei stato molto carino con noi e prezioso con i nostri documenti…” Diego abbozzò un sorriso schernendosi

“Oh no ma non ho fatto niente…”

“no no “ ripresi io “hai fatto una cosa molto importante per noi, e vogliamo ringraziarti ancora…”

Era perplesso e ribattè “ma mi avete già dato una ricompensa generosa, non c’è bisogno”

“Vedi Diego, ti spiego questo è un ringraziamento particolare che ti vuole dare mia moglie Ada…”

Annui, ma era confuso e vedevo che non capiva; in quel momento Ada usci dal bagno splendida nel suo costumino rosso e scalza.

“Ciao Diego, sono contenta di vederti” disse con un sorriso irresistibile; dal suo sguardo e dalla sensualità del suo tono di voce capii che era già nella parte.

Si avvicinò e gli dette un piccolo bacetto sulla guancia, poi dolcemente gli disse

“siediti, mettiti comodo” e lo spinse delicatamente a sedere sul bordo di fondo del letto.

Diego aveva la faccia di chi non sa dove si trovi, guardava Ada e poi me alternativamente senza parlare ma forse un piccolo barlume cominciava ad affacciarsi nella sua mente. Ada sempre sorridendo si tolse l’elastico per i capelli dal polso dove lo teneva poi alzando le braccia molto lentamente ci raccolse i capelli in una coda. Indugiò un attimo con le mani alzate sopra la testa, poi guardandolo fisso le portò dietro la schiena e slacciò il reggiseno lasciandolo cadere ai suoi piedi.

Le sue tette non più sostenute obbedirono alla gravità e con il solito sobbalzo che mi faceva impazzire si liberarono.

Diego che a questo punto cominciava a realizzare spalancò gli occhi come se dovessero cadergli.

Ada con le braccia dietro la testa inarcò il busto in maniera provocante, così che le tette si fecero più rotonde e piene; era eccitata i suoi capezzoli erano già scurissimi e turgidi.

Con una voce roca si rivolse a Diego sempre guardandolo fisso

“Ti piacciono?” Il povero Diego non aveva nemmeno la voce per rispondere , annui impercettibilmente.

Ada fece due passi verso di lui quasi a contatto con le sue ginocchia ,si sporse lentamente in avanti facendo in modo che le tette si staccassero dal suo corpo, facendole penzolare davanti alla faccia del ragazzo

Lo guardava

“ Vuoi toccarle?? “ non ci fu risposta solo un movimento impercettibile, gli occhi di Diego erano fissi sul seno .

Ada gli prese le mani e se le mise sui seni spingendole, ma Diego rimase così con le sue tette tra le mani immobile come in trance.

“Ti piacciono? Dai accarezzale, fammi sentire che ti piacciono”

Come riscosso dal suo torpore Diego cominciò ad accarezzarle ed a stringerle tra le sue mani; quando prese i capezzoli tra le dita vidi Ada mordersi il labbro…

Diego ora aveva preso un po’ di vita e cominciò a parlare

“Ma senora io… ma… non sono sicuro…non vorrei…” probabilmente temeva di star facendo qualcosa di pericoloso, magari per il suo lavoro, ed era intimorito dalla mia presenza, perché mi guardava a tratti ”, Ada lo rassicurò

“ Tranquillo Diego, va tutto bene io voglio lasciarti un buon ricordo di me, e mio marito è daccordo, non ti preoccupare.”

Nel dire questo si discostò si mise in ginocchio davanti a lui e gli appoggiò le mani sulle ginocchia.

Con la voce più porca che le abbia mai sentito disse

“Diego ti va se ti faccio una sega?”, qualcosa esplose nella mia testa e mi accorsi che avevo già un erezione.

Diego arrossiì violentemente e sussurrò un si con voce strozzata, allora Ada gli mise le due mani all’elastico dei pantaloncini, lui automaticamente andò all’indietro ed appoggiò i suoi gomiti sul letto e inarcò il bacino. Ada con un movimento lento glieli sfilò portandoli fino alle caviglie, poi glieli tolse completamente.

Il cazzo di Diego era di discrete dimensioni, non troppo lungo, ma abbastanza tozzo, era circonciso e in cima si apriva con una rosea cappella larga, che si staccava dall’asta con un solco pronunciato. Naturalmente era già in completa erezione e si ergeva tra le sue gambe. Ada che ora si era messa in piedi , si abbassò col busto sul suo cazzo quasi a novanta gradi e le sue tette andarono a contornare l’asta ; lei muovendosi e con un risolino quasi giocoso le fece dondolare in modo che lo massaggiassero; Diego emise qualcosa tra un sospiro ed un rantolo. Avevo come l’impressione che Ada stesse rimandando il più possibile il momento di prenderlo in mano

Si mise di nuovo in ginocchio tra le gambe di Diego che aveva i piedi a terra, era seduto sul letto e stava appoggiato sui gomiti, e si girò verso di me:

“Vieni qui, vicino… ti voglio vicino a me, voglio vederti e voglio che tu mi veda, e ti voglio sentire accanto”

Mi misi vicino a lei anch’io inginocchiato solo un po’ laterale accanto al bordo del letto, così da vederla in faccia.

“Ti amo” disse

“Anch’io” le risposi ma mi accorsi che non avevo saliva in bocca

Rimase assorta per qualche momento guardando il cazzo di Diego, poi allungò lentamente il braccio e la sua mano lo impugnò. Le dita si serrarono intorno all’asta, Ada le mantenne ferme per un po’ mentre mentre faceva muovere lentamente il pollice sulla cappella stimolandone la punta, poi guardando Diego con uno sguardo sensuale cominciò a muovere la mano su e giù lentamente.

Diego chiuse gli occhi e rovesciò la testa indietro per un attimo poi la rialzò e mormorò “ohh ..senora Ada…”

Ada cominciò ad imprimere un ritmo un po’ più sostenuto ma continuava a segarlo con calma.

Mi accorsi che la mia mente era come pietrificata sulla scena; volevo inconsciamente fissare tutti dettagli di ciò che vedevo e per questo ancora oggi li rivedo come se li avessi davanti: il corpo di Ada inginocchiata per terra con le gambe ripiegate sotto le ginocchia, la sua faccia assorta , i suoi capelli raccolti nella coda, la sua mano avvolta intorno al cazzo e gli anelli alle sue dita che spiccavano a contrasto con la pelle scura di Diego, ricordo persino il tintinnio che facevano i braccialetti che Ada indossava al ritmo della sega, così come l’ondeggiare ipnotico dei suoi seni.

Ada faceva scorrere l’altra mano sul bacino di Diego in una carezza , quasi intorno all’asta, poi la fece scendere e la avvolse a coppa intorno alle palle, strappando un sospiro a Diego; le sue dita cominciarono a massaggiarle e a stringerle delicatamente e ritmicamente ed io che ben conoscevo l’effetto che facevano quelle carezze mi ritrovai con una mano sui miei pantaloncini

Ada alzò gli occhi verso di me e con voce dolcissima mi chiese

“ Ti piace guardarmi?”

Annuii e risposi con una voce rotta dall’eccitazione

“Tantissimo e a te piace?”

“Si mi piace… mi piace che tu sia qui a guardarmi mentre faccio godere un altro, mi eccita da morire “

E con le labbra accennò ad un bacio verso di me

Io ero in preda ad un eccitazione incredibile, ma dentro di me spingeva prepotente la voglia di vedere Ada lasciarsi andare ancora di più

“Prendilo” le sussurrai. Ada aveva capito benissimo cosa intedessi, con uno sguardo un po’ sconcertato scosse la testa in un no; intanto continuava a segarlo ed accarezzare i testicoli.

Ero in preda come ad una possessione, volevo che lo facesse

“ Dai Ada prendilo un po’…” udii la mia voce quasi supplichevole

“Smetti”

Ada, era rossa in viso, si vedeva che era eccitata, potevo immaginare quanto fosse bagnata, ansimava leggermente e si era spostata leggermente in avanti per muovere il braccio, il cazzo di Diego era a pochi centimetri dai suoi occhi.

“Dai Ada… leccalo solo un po’… appena…” la stavo quasi supplicando.

Mi lanciò uno sguardo un po’ tenero e un po’ severo

“Uffa!” disse spazientita

Si sporse leggermente fece uscire lentamente la lingua e con la punta andò a toccare la parte della cappella a lei più vicina; fu un contatto brevissimo poi si girò a guardarmi con un risolino sensuale.

“Brava… dai Ada ancora “ la incalzai con voce rotta

“No…basta così”

“Dai Ada non ti fermare proprio ora…dai” ormai la pregavo apertamente

“Mi vuoi proprio troia, eh ?” io non risposi

Ada tirò ancora fuori la lingua e la fece andare a circa metà dell’asta, poi la fece scorrere per un piccolo pezzo fino ad arrivare al solco, Sorrideva, le sue mani si erano fermate ed ora con un dito stava percorrendo in una carezza tutta l’asta per la sua lunghezza guardandola assorta.

Mi guardò “Così ti piace?”

“Da impazzire “ risposi quasi senza voce

Ada si sporse verso di me e mi dette un bacio veloce, poi riprese la sua posizione

Apriì la bocca e tirò fuori la lingua avvicinandosi al cazzo facendone appoggiare la punta sopra la sua lingua che mosse seguendo il solco della cappella, poi la ritirò; adesso il suo labbro di sopra stava leggermente appoggiato sulla punta del cazzo mentre quello di sotto premeva sul solco della cappella.

Dopo qualche secondo si spostò indietro lasciandolo scivolare fuori.

Abbassò la testa e spostandolo in su con la mano, si portò con la lingua alla base del cazzo posandola quasi all’inizio delle palle, poi la scorse per lungo percorrendo tutta l’asta fino in cima quasi a baciarla. Qui la fermò e ciminciò a muoverla vorticosamente sul solco avvolgendolo. Diego sbuffava e soffiava impazzito

Ora si era fermata guardandolo; mise le due mani aperte intorno all’asta in fondo e scese con le dita dalle due parti a carezzargli le palle poi lasciò la mano sinistra a coppa sulle stesse e con le dita della mano destra impugnò delicatamente il cazzo, mosse la testa in avanti mentre apriva la bocca ad occhi chiusi, le sue labbra si richiusero sul solco della cappella che ora aveva tutta dentro. Fu solo per un attimo poi si ritirò indietro lasciandola uscire con uno schiocco di labbra, aprì gli occhi per guardarmi e mi prese la mano nella sua.

“stai con me “ mi sussurrò

Con la mano destra impugno di nuovo il cazzo alla base tirò fuori la lingua e lasciò che vi si appoggiasse sopra di nuovo; stringendone appena la punta con le labbra si tirò indietro e lo lasciò, poi apri la bocca e con un movimento deciso lo fece entrare fino al solco della cappella, a questo punto ritirò le labbra e spostandosi ancora in avanti lo inghiottì fino a metà dell’asta. Rimase un attimo ferma così ad occhi chiusi , poi cominciò a muovere la lingua tenendo praticamente quasi tutto il cazzo in bocca. Diego era in trance mandando mugugni di continuo agitandosi, sembrava ormai aver perso la sua timidezza e toccava e carezzava Ada sulle spalle sulla testa

Io ero come paralizzato, guardavo Ada che ormai era partita nella sua estasi sessuale, e mi accorsi che stringeva forte la mia mano nella sua quasi a farmi male.

Ora Ada aveva cominciato un movimento lento, ritmico di su e giù sempre tenendo più di metà del cazzo in bocca, aveva lasciato la mia mano ed aveva appoggiato tutte e due le sue sul bacino di Diego ai lati del corpo , e muoveva la testa su e giù facendo uscire il cazzo completamente per poi riprenderlo fino al solco. Ogni tanto scendeva improvvisamente e decisamente con la testa fino ad ingoiarlo quasi tutto e rimaneva li ferma per qualche secondo lavorando di lingua. Questo movimento strappava dei grugniti animaleschi a Diego.

Ero completamente ipnotizzato dalla situazione, dentro di me si rincorrevano l’eccitazione per quello che vedevo, la sorpresa di quello che non mi aspettavo, su tutto sentivo crescere un sentimento di affetto e gratitudine per Ada e per quello che mi stava dando ed ancora una volta pur nella crudezza della situazione sentii di amarla immensamente.

Ada alternava ora momenti in cui lo segava con la mano a momenti in cui con la lingua lo accarezzava tutto soprattutto nel solco della cappella cosa a cui Diego sembrava molto sensibile; poi passava ad inghiottirlo di nuovo per più di meta, e il grosso cazzo le gonfiava le guance che si muovevano lasciando intuire il movimento della lingua che avvolgeva la cappella dentro la bocca.

Diego aveva aumentato i suoi grugniti e si muoveva scompostamente. Cominciai a vedere i suoi testicoli pulsare ed Ada col cazzo piantato in bocca alzò gli occhi per darmi una furtiva occhiata cominciando un movimento per sfilarlo

Diego le mise una mano sulla spalla e dietro al collo tirandola quasi a trattenerla, ed Ada rapidamente gli prese il braccio con la mano togliendolo con un moto di fastidio, poi riprese a far uscire il cazzo dalla bocca mentre Diego ormai quasi rantolava

Rimasi di sasso nel vedere Ada che invece di finire il movimento si fermò bloccandosi con la cappella di Diego appoggiata sulla lingua e sul labbro inferiore, impugnando il suo cazzo e cominciando a muovere la mano su e giù

Il mio cuore ebbe un sobbalzo quando il primo fiotto di sperma entrò prepotente nella sua bocca, seguito da un secondo, un terzo e poi altri che meno potenti ora si adagiavano sulla sua lingua.

Stavo impazzendo!

Ada teneva la bocca semi aperta e cominciò a lasciar colare lo sperma; dai due lati della bocca due copiosi rivoli di liquido denso e biancastro uscirono andando a cadere sulle sue cosce e per terra.

Diego ricadde indietro sul letto immobile respirando affannosamente.

Ada rimase ferma ad occhi chiusi per qualche momento con lo sperma che continuava a colarle dalla bocca,poi si girò verso di me e con un sorriso amorevole inghiottì quello che era rimasto e con un’ aria di soddisfazione mi disse sottovoce

“ Mi volevi troia ed io sono stata troia fino in fondo” , poi si alzò rapidamente e corse in bagno.

Diego ripresosi sgattaiolò via senza dire una parola, quasi si sentisse in colpa, ed io rimasi lì in un tumulto di sensazioni indescrivibili, inebetito, non riuscendo ancora a capacitarmi dello spettacolo che avevo avuto davanti.

Quando mi ripresi sentii l’acqua della doccia scrosciare, entrai nel bagno e trovai Ada sotto la doccia che contemporaneamente si stava lavando i denti. La guardai e lei mi rispose con una smorfia di disgusto “Bleaaahhh ... schifo!”. Sorrisi e la lasciai finire.

Quando usci dal bagno in accappatoio corse verso di me e mi si avvinghiò addosso; ci abbracciammo fino a farci male mentre ci davamo un bacio lunghissimo e profondo. Fu un momento di intimità completo non volevamo staccarci e rimanemmo li per diverso tempo. Credo che sia stato uno dei momenti di felicità più completi per tutti e due, di quei momenti in cui ti senti quasi sollevato da terra, e non riesci a smettere di sorridere dalla soddisfazione

Cominciammo a parlare e scambiarci le sensazioni che avevamo provato. Ada mi disse che per lei all’inizio non era stato facile, poi (come prevedevo) si era pian piano lasciata andare fino a farsi travolgere dal sesso puro; mi disse che inizialmente voleva solo segarlo poi man mano che andava avanti l’eccitazione l’aveva travolta, io che ero li vicino le avevo dato la forza di osare, perché sapeva che lo desideravo, e poi disse

“devo anche confessare che quando ho cominciato a fargli il pompino davanti a te mi sono sentita così troia, stavo spompinando uno sconosciuto davanti a mio marito, che ho avuto un orgasmo profondo e a quel momento mi sono lasciata andare del tutto”

Anch’io le rivelai le mie sensazioni, tutto ciò che avevo provato e le ero grato perché sapevo che quello che aveva fatto era rivolto in gran parte a me.

Non riuscivamo a smettere di parlare e ridere, sentivo anche che Ada era eccitata come una bambina.

La guardai negli occhi e le dissi “sono un marito fortunato “ e aggiunsi scherzando “e con una moglie un po’ puttana

Scoppiammo a ridere, poi Ada si allontanò, mi guardò con quel “suo sguardo” aprì l’accappatoio facendolo scivolare a terra, si lasciò cadere sul letto e disse

“ e allora ora chiavala questa puttana di moglie che hai!”
FANTASTICO! MICIDIALE! Cazzo un artista
 

Verobull

"Level 3"
Messaggi
367
Punteggio reazione
415
Punti
63
Age
56
Si era messa un costumino rosso che risaltava molto con la sua abbronzatura, lo slip era discretamente scosciato ed il sopra era un top a fascia che le sosteneva le tette; aveva i capelli sciolti ed era un po’ arrossata dall’agitazione.

All’ora indicata vedemmo da fuori arrivare Diego; Ada mi abbracciò e mi disse in un sussurro

“Paolo sei sicuro?... vuoi proprio che lo facciamo?...” La baciai teneramente e le risposi

“Io si , lo voglio, e tu sei sicura? Annui “si” bisbigliò, dopodichè scomparve nel bagno

Aprii la porta e feci entrare Diego , che vestiva una maglietta senza maniche ed un paio di pantaloncini da spiaggia.

“Ciao Diego entra “ Era un po’ impacciato, non capiva bene ma salutò educatamente. Rimanemmo in piedi in mezzo alla camera e cominciai

“Senti Diego, vedi ti abbiamo fatto venire qui perché tu ieri sei stato molto carino con noi e prezioso con i nostri documenti…” Diego abbozzò un sorriso schernendosi

“Oh no ma non ho fatto niente…”

“no no “ ripresi io “hai fatto una cosa molto importante per noi, e vogliamo ringraziarti ancora…”

Era perplesso e ribattè “ma mi avete già dato una ricompensa generosa, non c’è bisogno”

“Vedi Diego, ti spiego questo è un ringraziamento particolare che ti vuole dare mia moglie Ada…”

Annui, ma era confuso e vedevo che non capiva; in quel momento Ada usci dal bagno splendida nel suo costumino rosso e scalza.

“Ciao Diego, sono contenta di vederti” disse con un sorriso irresistibile; dal suo sguardo e dalla sensualità del suo tono di voce capii che era già nella parte.

Si avvicinò e gli dette un piccolo bacetto sulla guancia, poi dolcemente gli disse

“siediti, mettiti comodo” e lo spinse delicatamente a sedere sul bordo di fondo del letto.

Diego aveva la faccia di chi non sa dove si trovi, guardava Ada e poi me alternativamente senza parlare ma forse un piccolo barlume cominciava ad affacciarsi nella sua mente. Ada sempre sorridendo si tolse l’elastico per i capelli dal polso dove lo teneva poi alzando le braccia molto lentamente ci raccolse i capelli in una coda. Indugiò un attimo con le mani alzate sopra la testa, poi guardandolo fisso le portò dietro la schiena e slacciò il reggiseno lasciandolo cadere ai suoi piedi.

Le sue tette non più sostenute obbedirono alla gravità e con il solito sobbalzo che mi faceva impazzire si liberarono.

Diego che a questo punto cominciava a realizzare spalancò gli occhi come se dovessero cadergli.

Ada con le braccia dietro la testa inarcò il busto in maniera provocante, così che le tette si fecero più rotonde e piene; era eccitata i suoi capezzoli erano già scurissimi e turgidi.

Con una voce roca si rivolse a Diego sempre guardandolo fisso

“Ti piacciono?” Il povero Diego non aveva nemmeno la voce per rispondere , annui impercettibilmente.

Ada fece due passi verso di lui quasi a contatto con le sue ginocchia ,si sporse lentamente in avanti facendo in modo che le tette si staccassero dal suo corpo, facendole penzolare davanti alla faccia del ragazzo

Lo guardava

“ Vuoi toccarle?? “ non ci fu risposta solo un movimento impercettibile, gli occhi di Diego erano fissi sul seno .

Ada gli prese le mani e se le mise sui seni spingendole, ma Diego rimase così con le sue tette tra le mani immobile come in trance.

“Ti piacciono? Dai accarezzale, fammi sentire che ti piacciono”

Come riscosso dal suo torpore Diego cominciò ad accarezzarle ed a stringerle tra le sue mani; quando prese i capezzoli tra le dita vidi Ada mordersi il labbro…

Diego ora aveva preso un po’ di vita e cominciò a parlare

“Ma senora io… ma… non sono sicuro…non vorrei…” probabilmente temeva di star facendo qualcosa di pericoloso, magari per il suo lavoro, ed era intimorito dalla mia presenza, perché mi guardava a tratti ”, Ada lo rassicurò

“ Tranquillo Diego, va tutto bene io voglio lasciarti un buon ricordo di me, e mio marito è daccordo, non ti preoccupare.”

Nel dire questo si discostò si mise in ginocchio davanti a lui e gli appoggiò le mani sulle ginocchia.

Con la voce più porca che le abbia mai sentito disse

“Diego ti va se ti faccio una sega?”, qualcosa esplose nella mia testa e mi accorsi che avevo già un erezione.

Diego arrossiì violentemente e sussurrò un si con voce strozzata, allora Ada gli mise le due mani all’elastico dei pantaloncini, lui automaticamente andò all’indietro ed appoggiò i suoi gomiti sul letto e inarcò il bacino. Ada con un movimento lento glieli sfilò portandoli fino alle caviglie, poi glieli tolse completamente.

Il cazzo di Diego era di discrete dimensioni, non troppo lungo, ma abbastanza tozzo, era circonciso e in cima si apriva con una rosea cappella larga, che si staccava dall’asta con un solco pronunciato. Naturalmente era già in completa erezione e si ergeva tra le sue gambe. Ada che ora si era messa in piedi , si abbassò col busto sul suo cazzo quasi a novanta gradi e le sue tette andarono a contornare l’asta ; lei muovendosi e con un risolino quasi giocoso le fece dondolare in modo che lo massaggiassero; Diego emise qualcosa tra un sospiro ed un rantolo. Avevo come l’impressione che Ada stesse rimandando il più possibile il momento di prenderlo in mano

Si mise di nuovo in ginocchio tra le gambe di Diego che aveva i piedi a terra, era seduto sul letto e stava appoggiato sui gomiti, e si girò verso di me:

“Vieni qui, vicino… ti voglio vicino a me, voglio vederti e voglio che tu mi veda, e ti voglio sentire accanto”

Mi misi vicino a lei anch’io inginocchiato solo un po’ laterale accanto al bordo del letto, così da vederla in faccia.

“Ti amo” disse

“Anch’io” le risposi ma mi accorsi che non avevo saliva in bocca

Rimase assorta per qualche momento guardando il cazzo di Diego, poi allungò lentamente il braccio e la sua mano lo impugnò. Le dita si serrarono intorno all’asta, Ada le mantenne ferme per un po’ mentre mentre faceva muovere lentamente il pollice sulla cappella stimolandone la punta, poi guardando Diego con uno sguardo sensuale cominciò a muovere la mano su e giù lentamente.

Diego chiuse gli occhi e rovesciò la testa indietro per un attimo poi la rialzò e mormorò “ohh ..senora Ada…”

Ada cominciò ad imprimere un ritmo un po’ più sostenuto ma continuava a segarlo con calma.

Mi accorsi che la mia mente era come pietrificata sulla scena; volevo inconsciamente fissare tutti dettagli di ciò che vedevo e per questo ancora oggi li rivedo come se li avessi davanti: il corpo di Ada inginocchiata per terra con le gambe ripiegate sotto le ginocchia, la sua faccia assorta , i suoi capelli raccolti nella coda, la sua mano avvolta intorno al cazzo e gli anelli alle sue dita che spiccavano a contrasto con la pelle scura di Diego, ricordo persino il tintinnio che facevano i braccialetti che Ada indossava al ritmo della sega, così come l’ondeggiare ipnotico dei suoi seni.

Ada faceva scorrere l’altra mano sul bacino di Diego in una carezza , quasi intorno all’asta, poi la fece scendere e la avvolse a coppa intorno alle palle, strappando un sospiro a Diego; le sue dita cominciarono a massaggiarle e a stringerle delicatamente e ritmicamente ed io che ben conoscevo l’effetto che facevano quelle carezze mi ritrovai con una mano sui miei pantaloncini

Ada alzò gli occhi verso di me e con voce dolcissima mi chiese

“ Ti piace guardarmi?”

Annuii e risposi con una voce rotta dall’eccitazione

“Tantissimo e a te piace?”

“Si mi piace… mi piace che tu sia qui a guardarmi mentre faccio godere un altro, mi eccita da morire “

E con le labbra accennò ad un bacio verso di me

Io ero in preda ad un eccitazione incredibile, ma dentro di me spingeva prepotente la voglia di vedere Ada lasciarsi andare ancora di più

“Prendilo” le sussurrai. Ada aveva capito benissimo cosa intedessi, con uno sguardo un po’ sconcertato scosse la testa in un no; intanto continuava a segarlo ed accarezzare i testicoli.

Ero in preda come ad una possessione, volevo che lo facesse

“ Dai Ada prendilo un po’…” udii la mia voce quasi supplichevole

“Smetti”

Ada, era rossa in viso, si vedeva che era eccitata, potevo immaginare quanto fosse bagnata, ansimava leggermente e si era spostata leggermente in avanti per muovere il braccio, il cazzo di Diego era a pochi centimetri dai suoi occhi.

“Dai Ada… leccalo solo un po’… appena…” la stavo quasi supplicando.

Mi lanciò uno sguardo un po’ tenero e un po’ severo

“Uffa!” disse spazientita

Si sporse leggermente fece uscire lentamente la lingua e con la punta andò a toccare la parte della cappella a lei più vicina; fu un contatto brevissimo poi si girò a guardarmi con un risolino sensuale.

“Brava… dai Ada ancora “ la incalzai con voce rotta

“No…basta così”

“Dai Ada non ti fermare proprio ora…dai” ormai la pregavo apertamente

“Mi vuoi proprio troia, eh ?” io non risposi

Ada tirò ancora fuori la lingua e la fece andare a circa metà dell’asta, poi la fece scorrere per un piccolo pezzo fino ad arrivare al solco, Sorrideva, le sue mani si erano fermate ed ora con un dito stava percorrendo in una carezza tutta l’asta per la sua lunghezza guardandola assorta.

Mi guardò “Così ti piace?”

“Da impazzire “ risposi quasi senza voce

Ada si sporse verso di me e mi dette un bacio veloce, poi riprese la sua posizione

Apriì la bocca e tirò fuori la lingua avvicinandosi al cazzo facendone appoggiare la punta sopra la sua lingua che mosse seguendo il solco della cappella, poi la ritirò; adesso il suo labbro di sopra stava leggermente appoggiato sulla punta del cazzo mentre quello di sotto premeva sul solco della cappella.

Dopo qualche secondo si spostò indietro lasciandolo scivolare fuori.

Abbassò la testa e spostandolo in su con la mano, si portò con la lingua alla base del cazzo posandola quasi all’inizio delle palle, poi la scorse per lungo percorrendo tutta l’asta fino in cima quasi a baciarla. Qui la fermò e ciminciò a muoverla vorticosamente sul solco avvolgendolo. Diego sbuffava e soffiava impazzito

Ora si era fermata guardandolo; mise le due mani aperte intorno all’asta in fondo e scese con le dita dalle due parti a carezzargli le palle poi lasciò la mano sinistra a coppa sulle stesse e con le dita della mano destra impugnò delicatamente il cazzo, mosse la testa in avanti mentre apriva la bocca ad occhi chiusi, le sue labbra si richiusero sul solco della cappella che ora aveva tutta dentro. Fu solo per un attimo poi si ritirò indietro lasciandola uscire con uno schiocco di labbra, aprì gli occhi per guardarmi e mi prese la mano nella sua.

“stai con me “ mi sussurrò

Con la mano destra impugno di nuovo il cazzo alla base tirò fuori la lingua e lasciò che vi si appoggiasse sopra di nuovo; stringendone appena la punta con le labbra si tirò indietro e lo lasciò, poi apri la bocca e con un movimento deciso lo fece entrare fino al solco della cappella, a questo punto ritirò le labbra e spostandosi ancora in avanti lo inghiottì fino a metà dell’asta. Rimase un attimo ferma così ad occhi chiusi , poi cominciò a muovere la lingua tenendo praticamente quasi tutto il cazzo in bocca. Diego era in trance mandando mugugni di continuo agitandosi, sembrava ormai aver perso la sua timidezza e toccava e carezzava Ada sulle spalle sulla testa

Io ero come paralizzato, guardavo Ada che ormai era partita nella sua estasi sessuale, e mi accorsi che stringeva forte la mia mano nella sua quasi a farmi male.

Ora Ada aveva cominciato un movimento lento, ritmico di su e giù sempre tenendo più di metà del cazzo in bocca, aveva lasciato la mia mano ed aveva appoggiato tutte e due le sue sul bacino di Diego ai lati del corpo , e muoveva la testa su e giù facendo uscire il cazzo completamente per poi riprenderlo fino al solco. Ogni tanto scendeva improvvisamente e decisamente con la testa fino ad ingoiarlo quasi tutto e rimaneva li ferma per qualche secondo lavorando di lingua. Questo movimento strappava dei grugniti animaleschi a Diego.

Ero completamente ipnotizzato dalla situazione, dentro di me si rincorrevano l’eccitazione per quello che vedevo, la sorpresa di quello che non mi aspettavo, su tutto sentivo crescere un sentimento di affetto e gratitudine per Ada e per quello che mi stava dando ed ancora una volta pur nella crudezza della situazione sentii di amarla immensamente.

Ada alternava ora momenti in cui lo segava con la mano a momenti in cui con la lingua lo accarezzava tutto soprattutto nel solco della cappella cosa a cui Diego sembrava molto sensibile; poi passava ad inghiottirlo di nuovo per più di meta, e il grosso cazzo le gonfiava le guance che si muovevano lasciando intuire il movimento della lingua che avvolgeva la cappella dentro la bocca.

Diego aveva aumentato i suoi grugniti e si muoveva scompostamente. Cominciai a vedere i suoi testicoli pulsare ed Ada col cazzo piantato in bocca alzò gli occhi per darmi una furtiva occhiata cominciando un movimento per sfilarlo

Diego le mise una mano sulla spalla e dietro al collo tirandola quasi a trattenerla, ed Ada rapidamente gli prese il braccio con la mano togliendolo con un moto di fastidio, poi riprese a far uscire il cazzo dalla bocca mentre Diego ormai quasi rantolava

Rimasi di sasso nel vedere Ada che invece di finire il movimento si fermò bloccandosi con la cappella di Diego appoggiata sulla lingua e sul labbro inferiore, impugnando il suo cazzo e cominciando a muovere la mano su e giù

Il mio cuore ebbe un sobbalzo quando il primo fiotto di sperma entrò prepotente nella sua bocca, seguito da un secondo, un terzo e poi altri che meno potenti ora si adagiavano sulla sua lingua.

Stavo impazzendo!

Ada teneva la bocca semi aperta e cominciò a lasciar colare lo sperma; dai due lati della bocca due copiosi rivoli di liquido denso e biancastro uscirono andando a cadere sulle sue cosce e per terra.

Diego ricadde indietro sul letto immobile respirando affannosamente.

Ada rimase ferma ad occhi chiusi per qualche momento con lo sperma che continuava a colarle dalla bocca,poi si girò verso di me e con un sorriso amorevole inghiottì quello che era rimasto e con un’ aria di soddisfazione mi disse sottovoce

“ Mi volevi troia ed io sono stata troia fino in fondo” , poi si alzò rapidamente e corse in bagno.

Diego ripresosi sgattaiolò via senza dire una parola, quasi si sentisse in colpa, ed io rimasi lì in un tumulto di sensazioni indescrivibili, inebetito, non riuscendo ancora a capacitarmi dello spettacolo che avevo avuto davanti.

Quando mi ripresi sentii l’acqua della doccia scrosciare, entrai nel bagno e trovai Ada sotto la doccia che contemporaneamente si stava lavando i denti. La guardai e lei mi rispose con una smorfia di disgusto “Bleaaahhh ... schifo!”. Sorrisi e la lasciai finire.

Quando usci dal bagno in accappatoio corse verso di me e mi si avvinghiò addosso; ci abbracciammo fino a farci male mentre ci davamo un bacio lunghissimo e profondo. Fu un momento di intimità completo non volevamo staccarci e rimanemmo li per diverso tempo. Credo che sia stato uno dei momenti di felicità più completi per tutti e due, di quei momenti in cui ti senti quasi sollevato da terra, e non riesci a smettere di sorridere dalla soddisfazione

Cominciammo a parlare e scambiarci le sensazioni che avevamo provato. Ada mi disse che per lei all’inizio non era stato facile, poi (come prevedevo) si era pian piano lasciata andare fino a farsi travolgere dal sesso puro; mi disse che inizialmente voleva solo segarlo poi man mano che andava avanti l’eccitazione l’aveva travolta, io che ero li vicino le avevo dato la forza di osare, perché sapeva che lo desideravo, e poi disse

“devo anche confessare che quando ho cominciato a fargli il pompino davanti a te mi sono sentita così troia, stavo spompinando uno sconosciuto davanti a mio marito, che ho avuto un orgasmo profondo e a quel momento mi sono lasciata andare del tutto”

Anch’io le rivelai le mie sensazioni, tutto ciò che avevo provato e le ero grato perché sapevo che quello che aveva fatto era rivolto in gran parte a me.

Non riuscivamo a smettere di parlare e ridere, sentivo anche che Ada era eccitata come una bambina.

La guardai negli occhi e le dissi “sono un marito fortunato “ e aggiunsi scherzando “e con una moglie un po’ puttana

Scoppiammo a ridere, poi Ada si allontanò, mi guardò con quel “suo sguardo” aprì l’accappatoio facendolo scivolare a terra, si lasciò cadere sul letto e disse

“ e allora ora chiavala questa puttana di moglie che hai!”
FANTASTICOOOOOOOOOOO
 
OP
K

kebos

"Level 4"
Messaggi
55
Punteggio reazione
866
Punti
88
Nei giorni successivi parlammo molto dell’accaduto, come sempre, ma questa volta ci eravamo spinti un bel gradino avanti. Quello che aveva fatto Ada non era la solita routine di giochetti che avevamo impostato, eravamo su un piano più avanzato ed a livello mentale non ci aveva lasciato indifferenti.

Quella più coinvolta naturalmente era lei, la mia partecipazione era tutta sul fare in modo che il “fatto” accadesse, ma poi era lei l’attore principale che doveva condurre e gestire la cosa e quanto accaduto ora era oggetto delle consuete riflessioni e perplessità.

Lo stato d’animo di Ada era diviso: da una parte, come aveva ammesso (meglio se lascio parlare lei):

“ sono soddisfatta di averlo finalmente fatto dopo tutto questo tempo, è stato bello perché ti vedevo li accanto a me, e questa è stata la condizione imprescindibile del mio godimento, ti vedevo e sapevo che come me stavi assaporando ogni momento, ogni dettaglio, e poi devo confessare” e qui arrossì un po’ quasi giustificandosi “che la cosa mi ha coinvolto dal lato puramente sessuale, tanto è vero che sono andata oltre quello che avevamo stabilito, ma la sensazione di stare dando piacere a quel ragazzo davanti a te mi ha esaltato, mi ha portato ad un piacere incontrollato…”

E da qui arrivava l’altra faccia della medaglia: (lascio ancora parlare Ada)

“sono un po’ sconcertata dall’essermi lasciata trasportare da quella eccitazione incontrollata, avevo già capito che quando entro nelle situazioni tendo a lasciarmi andare, (anche perché so che ci sei tu accanto a me per ogni evenienza) a lasciarmi prendere e coinvolgere dal piacere, ma questa volta ho proprio perso la testa, fino ad arrivare a fare quello che fino a poco prima avevo rifiutato. Questa cosa mi inquieta un po’ anche perché è avvenuta nell’occasione in cui abbiamo coinvolto un altro.”

Sorrise e credo per alleggerire la situazione, aggiunse scherzando:

“Non è che sto diventando troppo troia?”

Ridemmo insieme di questa frase, ma in effetti quelle sue perplessità erano le mie stesse , ero anch’io sempre in bilico tra la soddisfazione per quello che avevamo fatto e una certa irrequietezza nel timore di esserci spinti troppo di esserci lasciati andare, di perdere il controllo della situazione, e sotto sotto mi dovetti anche confessare che sentivo un pizzico di gelosia verso quel Diego che si era goduto le grazie della mia Ada.



Il tempo stemperò le nostre angosce, la nostra vita continuava, i nostri sensi di colpa si affievolirono, continuavamo a condurre la nostra vita sociale e familiare in completa armonia così come la vita sessuale; a letto ci davamo piacere senza limitazioni utilizzando le nostre fantasie.

A distanza di diversi mesi non avevamo più cercato altre situazioni così coinvolgenti come l’ultima, nessuno dei due aveva proposto di ripeterla o che altro, io avevo pensato a questa eventualità ma molto lontanamente, anche perché far accadere quasi per caso certe situazioni, aspettando l’occasione non era cosa certamente facile.

Avevamo comunque proseguito anche se saltuariamente nei nostri giochini “soft” a far mostrare Ada in spiaggia , in pubblico, nei ristoranti o dovunque riuscissimo ad inventare qualcosa, sempre lontano da casa nei nostri viaggetti o week end. Era la nostra piccola droga che ci ripagava coinvolgendo la nostra mente e rendendo il nostro desiderio unico e incontenibile.

Ormai erano passati diversi mesi dalla vacanza estiva ed eravamo andati a trovare degli amici in centro Italia organizzando un fine settimana lungo dal venerdì al lunedì; un giorno lo avremmo trascorso a casa degli amici, gli altri tre ce li eravamo ritagliati per un nostro piccolo “tour archeologico” come sempre.

Avevamo distrattamente preso in considerazione di ravvivare un po’ i tre giorni con qualche “giochino”, ma stante la stagione non ancora estiva e la località lontano dal mare non avevamo grosse idee. L’unica cosa che ci era venuta in mente era provare ancora qualche emozione con qualche voyeur, e appunto non essendo al mare avevamo guardato su internet per zone o parcheggi dove era possibile incontrarli. Ada non era molto convinta, la preoccupava il fatto di trovarsi in zone sconosciute e solitarie, in orari bui, ed anche se avevamo individuato uno o due spot, sopratutto uno che era molto vicino alla struttura dove alloggiavamo, che erano recensiti come sicuri e vicini alla strada, non c’era molta convinzione.

Al ristorante avevamo fatto poco “spettacolo” vuoi perché la sera arrivavamo stanchi, vuoi perché eravamo un po’ sgonfi e quella sera, l’ultima, addirittura avevamo prenotato per cenare nel residence-agriturismo dove dormivamo. Nel primo pomeriggio incuriositi andammo a provare il piccolo centro benessere di cui era dotata la nostra struttura, niente di che solo una sauna, alcune vasche idromassaggio ed una più grande vasca relax. Eravamo praticamente soli ed io dopo una mezzora cominciai a giocare con Ada, spostandole il costume, toccandole le tette,ed infilandole giocosamente le mani nello slip; lei aveva resistito schernendosi, ridendo, poi dallo scherzo ci eravamo lasciati intrigare dal gioco ed ora io avevo le mani dentro la sua figa e lei stava carezzando amorevolmente la punta del mio arnese. Come spesso succede sul più bello, arrivarono due coppie, anche pittosto casinare e dovemmo abbandonare il tutto. Un po’ delusi rientrammo in camera, con già in testa una scopata, quando Ada buttò li “Perché non andiamo a vedere com’è la situazione allo spot dei voyeur? E’ a venti minuti da qui, sta tramontando ma c’è ancora un’oretta di luce, forse…”

Io la guardai sorpreso e tale deve essere stata la mia faccia che aggiunse come una bambina sorpresa a rubare la marmellata “ sai… giù mi sono eccitata tantissimo ed ora ho voglia di fare la porcellina… di fare qualcosa di proibito” “e non mi dire che tu non lo sei e che non vorresti… ehh!...” Aggiunse in tono di rimprovero verso di me.

Perché no, mi dissi, in effetti l’ora era buona, evitando la notte che ci preoccupava, era vicino, eravamo tutti e due eccitati, l’unica incognita era se a quell’ora avremmo trovato qualcuno; acconsentii e in un piccolo angolo della mia testa registrai distrattamente come Ada si fosse fatta più intraprendente.

Aveva messo una camicetta azzurro acqua molto vaporosa con uno scollo a V da cui partivano una serie di bottoni verso il basso e delle maniche che si allargavano(niente sotto naturalmente); aveva una gonna di Jeans lunga sotto al ginocchio ma che aveva davanti un discreto spacco da cui partiva una fila di bottoni che arrivava fino in vita che una volta sganciati permettevano di aprirla e toglierla senza doverla sfilare. Indossava degli orecchini con pendaglio lungo che aggiungevano erotismo alla sua figura.

Arrivammo al luogo, era una specie di spiazzo che si raggiungeva dalla strada con un piccolo tratto di strada larga e sterrata; era ben riparato dalla strada ed aveva due entrate ampie, con zone più riparate da alcuni arbusti. Ci mettemmo un po’ defilati, in una zona riparata ma strategicamente rivolti verso l’uscita, in caso di bisogno; l’area sembrava deserta. Ada si sbottonò la camicetta lasciando solo l’ultimo bottone chiuso; il tessuto azzurro incorniciava le sue tette piene che uscivano prepotenti. La gonna fu aperta anche quella fino all’ultimo bottone e ora Ada era seduta a gambe aperte coperta solo dalla sottile striscia del suo perizoma.

Le abbassai leggermente lo schienale e la guardai: era bellissima, la camicetta aperte contrastava con i colori del suo seno, ancora poco abbronzato , le cosce oscenamente aperte, si era tolta i sandali ed era a piedi nudi, il suo viso accaldato tradiva già la tensione e l’eccitazione, si era truccata con l’ombretto scuro e i suoi occhi azzurri risaltavano intensi.

“Cosa vuoi che faccia?” mi domandò in un soffio , mi sorprese un po’ questa domanda visto che aveva già posto dei paletti agli incontri con sconosciuti, intendendo per sconosciuto persone diciamo “prese dalla strada”

“Quello che vuoi Ada, sei libera di fare quello che ti senti…”

“Uhmmm… “ stirò un sorrisino

Non c’era alcun movimento, io cominciai ad accarezzarla sulle tette e sul collo, Ada rispose subiti chiudendo gli occhi e respirando più profondamente. Passarono almeno 15 minuti senza movimento, io non resistevo più guardavo Ada e il pensiero di scoparmela subito lasciando perdere tutto il resto si faceva strada.

Una macchina si affacciò all’entrata e lentamente si diresse verso di noi, passò accanto alla portiera di Ada e proseguì, intravidi una faccia che cercava di guardare dentro; dallo specchietto vidi che la macchina arrivata in fondo al parcheggio tornò indietro e fece un altro passaggio ci sorpassò e si fermò venti metri davanti a noi.

Uscì una persona che si diresse lentamente verso di noi guardandosi intorno. Ada si tolse il perizoma e rimase con la figa in bella vista , io cominciai a carezzarla. Il tizio si avvicinò e si fermo a pochi metri dalla macchina guardandoci; era un ragazzo, capelli biondi, bel fisico vestito con una tuta sportiva grigia chiara.

Abbassai il finestrino e lui , presolo come un invito, si avvicinò. Guardò Ada nella sua posa oscena e lo vidi trasalire, io stavo accarezzandola sulle tette e lei mi aveva messo una mano dentro ai pantaloni

“Ciao “ disse “ posso unirmi a voi?” aveva una bella voce e si era presentato bene, nonostante questo misi le cose in chiaro

“si ma qui decide lei cosa fare e cosa no, non prendere iniziative altrimenti metto in moto e ce ne andiamo”

Rimase un po’ colpito, non si aspettava il mio tono”

“Ok …ok , va bene disse in tono dimesso” e rivolgendosi ad Ada “ allora cosa posso fare?”

Ada senza guardarlo disse “ puoi guardarmi mentre mi masturbo toccarmi il seno, carezzarmi e segarti”

“ok” annui con tono un po’ deluso

Ada sporse il busto in avanti tolse la mia mano e prese a masturbarsi da sola, mentre il ragazzo si calò giù i pantaloni della tuta sotto le ginocchia e si prese il cazzo in mano, un cazzo di notevoli dimensioni notai, mi accorsi che anche Ada lo aveva notato dall’espressione che fece

Il ragazzo si appoggiò al finestrino e infilando le mani dentro cominciò a carezzare le tette di Ada, che intanto aveva già preso a masturbarsi lentamente.

Il ragazzo era in una posizione veramente scomoda , non riusciva a masturbarsi ed a stare con la mano dentro per cui chiese di poter aprire la portiera. Ada esitò, ma sinceramente era una posizione difficile ed io annuii.

Ora a portiera aperta, si era avvicinato, con le mani riprese a stringere e carezzare le tette , quando le strinse tutti e due i capezzoli Ada si lasciò sfuggire un gridolino mordendosi il labbro inferiore.

Il ragazzo era estasiato “Hai un seno meraviglioso … capezzoli da urlo” disse come inebriato, poi con una mano cominciò a masturbarsi. Ada era partita come sempre , ad occhi chiusi si masturbava, aveva accelerato il ritmo ed ansimava. Improvvisamente tolse la mano dalla sua figa , prese quella del ragazzo e ce la portò sopra dicendogli “fallo tu!”

Il ragazzo dopo un attimo di sorpresa le infilò le dita dentro e cominciò a muoverle con impegno, Ada muoveva il bacino per assecondarlo. Mi presi io cura delle tette di Ada lasciate libere, lei per tutta risposta impugnò il mio cazzo e cominciò a carezzarlo. Era già nella sua eccitazione senza freni, rossa in volto mentre continuava a muovere il bacino, fremeva e ansimava; io godevo nel guardarla così e un po’ perversamente sapendo che avrei aumentato la sua frenesia le dissi in un orecchio

“ Che puttana sei Ada!”

“Lei mi rispose con la voce rotta dal godimento

“Siiii… lo so … sono una grandissima puttana… per teeee!

Avevo come mi immaginavo toccato la corda giusta, Ada cominciò a tremare scossa da un convulso, inarcando il bacino e muovendo la testa a destra e sinistra, mormorando “vengo…vengo...vengo…”, in un orgasmo sconquassante.

Il ragazzo si era gustato l’orgasmo di Ada ed ora si era rimesso a masturbarsi di buon grado ed a riaccarezzarle le tette con la mano libera.

Appena Ada si riprese e riaprì gli occhi la guardò ammirato e le chiese

“Ti è piaciuto?, ti ho fatto godere?”

Ada sorridendo rispose, “si …tanto”

La guardò come indeciso poi timidamente le sorrise e disse

“ beh… allora potresti contraccambiare….”

Ada rimase immobile qualche secondo, come a realizzare la situazione, poi allungò la mano, la avvolse intorno al cazzo del ragazzo e cominciò a muoverla su e giù; a distanza di otto mesi rivedevo la mano di mia moglie con in mano il cazzo di un altro uomo! Sentivo la mia testa scoppiare … e il mio cazzo pure quando realizzai che con la mano sinistra Ada stava segando anche me e… venni con un singulto.

La mano di Ada si muoveva ritmicamente sul cazzo del ragazzo; su e giù per l’asta, scendeva fino in fondo e poi risaliva fino a stringere con le dita la punta, ora si era fermata tirando la pelle fino in fondo e con l’indice dell’altra mano, che ora era libera, stimolava la fessura urinaria mentre le altre dita ed il pollice percorrevano il solco sella cappella.

Non poteva durare a lungo, infatti appena riprese a segarlo, dopo due tre colpi il ragazzo cominciò ad ansimare e a dire convulsamente “vengo..vengo”.

Vidi Ada spostare il bacino verso l’esterno del sedile mentre con la mano tirava a se delicatamente il cazzo; sempre segandolo lo teneva dritto , mentre ormai le palle erano appoggiate tra le sue tette, il ragazzo mandò un forte sospiro e lo sperma cominciò ad uscire. Non ci fu uno schizzo, piuttosto una massa bianca cominciò a fuoriuscire colando e riempiendo completamente la mano di Ada, sovrastandola ed andando a spandersi sui capezzoli e sulle tette , era impressionante vedere la quantità che usciva , tanto che Ada dovette cercare di arginarla con l’altra mano perché non le cadesse sui fianchi e sulla camicetta o sul sedile.

Finito di sborrare il ragazzo pulitosi sommariamente ringraziò e scomparve; Ada rimase li con un’espressione buffa, con le mani alzate intrise di filamenti di sperma e con le tette completamente coperte di liquido biancastro; data la situazione mi scappo un sorriso e così mi guadagnai un risentito ma giusto

“Cretino, che cazzo ridi, aiutami piuttosto…..”

Effettuate le pulizie di rito con fazzolettini e la immancabile bottiglia di acqua, ripartimmo ma sapevo che Ada appena arrivata si sarebbe ficcata sotto la doccia senza indugio

Durante il breve viaggio di ritorno la stuzzicai un po’

“ Allora come è stato avere i cazzi di due uomini in mano contemporaneamente?”

Si spostò sul sedile avvicinandosi a me “eccitante, molto eccitante” rispose con voce neutra

Si avvicinò ancora di più e sussurrò con voce provocante

“e a te porco quanto ti ha eccitato vedermi fare la puttana con due cazzi in mano?” e dicendolo mi infilò la sua lingua umida nell’orecchio… Amo questa Donna!


Attendo qualche vostro commento su tutta la situazione. E comunque grazie per tutti i complimenti che ci avete fatto
 
Ultima modifica:

Ale888

"Level 7"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
689
Punteggio reazione
9,364
Punti
100
Beh che dire?! Ada sempre piu intraprendente e vogliosa, traspare sempre di piu la voglia di troieggiare insieme a te, è chiaro che cerca la tua complicità, da sola non farebbe mai nulla anche se glielo chiedessi tu.
È con te che vuole sentirsi puttana ed è una cosa meravigliosa in una coppia, siete molto complici e questo vi appaga sessualmente entrambi.
Rinnovo i complimenti a te per la scrittura e a voi per la coppia meravigliosa che siete.
 

beth1985

"Level 1"
6 Mese di Phica.net
Messaggi
34
Punteggio reazione
66
Punti
24
Age
38
che donna meravigliosa è diventata. Sei un uomo molto fortunato!

Mi sono dovuto toccare leggendolo e immaginando di essere quell'uomo nel parcheggio
 

trenosenzafreno

"Level 1"
Messaggi
195
Punteggio reazione
211
Punti
43
Age
43
io quando vi leggo ho paura di venirmi nei pantaloni....io non ho parole. Hai toccato le corde giuste di Ada, sai quando puoi osare e quando no. La descrizione che fai delle scene è talmente descritta bene che nel leggervi sembra quasi di vedervi.
Hai trasformato Ada in un vulcano pronto sempre ad esplodere, anzi non trasformato, ma hai risvegliato in LEI quelle sensazioni che tutte le donne amano e hanno....sentirsi "puttane".
Sarebbe bello vedere qualche scatto di Ada, sedere o fica....renderebbe i racconti ancora piu' reali.
 

Porcoperverso

"Level 1"
Messaggi
121
Punteggio reazione
202
Punti
43
Nei giorni successivi parlammo molto dell’accaduto, come sempre, ma questa volta ci eravamo spinti un bel gradino avanti. Quello che aveva fatto Ada non era la solita routine di giochetti che avevamo impostato, eravamo su un piano più avanzato ed a livello mentale non ci aveva lasciato indifferenti.

Quella più coinvolta naturalmente era lei, la mia partecipazione era tutta sul fare in modo che il “fatto” accadesse, ma poi era lei l’attore principale che doveva condurre e gestire la cosa e quanto accaduto ora era oggetto delle consuete riflessioni e perplessità.

Lo stato d’animo di Ada era diviso: da una parte, come aveva ammesso (meglio se lascio parlare lei):

“ sono soddisfatta di averlo finalmente fatto dopo tutto questo tempo, è stato bello perché ti vedevo li accanto a me, e questa è stata la condizione imprescindibile del mio godimento, ti vedevo e sapevo che come me stavi assaporando ogni momento, ogni dettaglio, e poi devo confessare” e qui arrossì un po’ quasi giustificandosi “che la cosa mi ha coinvolto dal lato puramente sessuale, tanto è vero che sono andata oltre quello che avevamo stabilito, ma la sensazione di stare dando piacere a quel ragazzo davanti a te mi ha esaltato, mi ha portato ad un piacere incontrollato…”

E da qui arrivava l’altra faccia della medaglia: (lascio ancora parlare Ada)

“sono un po’ sconcertata dall’essermi lasciata trasportare da quella eccitazione incontrollata, avevo già capito che quando entro nelle situazioni tendo a lasciarmi andare, (anche perché so che ci sei tu accanto a me per ogni evenienza) a lasciarmi prendere e coinvolgere dal piacere, ma questa volta ho proprio perso la testa, fino ad arrivare a fare quello che fino a poco prima avevo rifiutato. Questa cosa mi inquieta un po’ anche perché è avvenuta nell’occasione in cui abbiamo coinvolto un altro.”

Sorrise e credo per alleggerire la situazione, aggiunse scherzando:

“Non è che sto diventando troppo troia?”

Ridemmo insieme di questa frase, ma in effetti quelle sue perplessità erano le mie stesse , ero anch’io sempre in bilico tra la soddisfazione per quello che avevamo fatto e una certa irrequietezza nel timore di esserci spinti troppo di esserci lasciati andare, di perdere il controllo della situazione, e sotto sotto mi dovetti anche confessare che sentivo un pizzico di gelosia verso quel Diego che si era goduto le grazie della mia Ada.



Il tempo stemperò le nostre angosce, la nostra vita continuava, i nostri sensi di colpa si affievolirono, continuavamo a condurre la nostra vita sociale e familiare in completa armonia così come la vita sessuale; a letto ci davamo piacere senza limitazioni utilizzando le nostre fantasie.

A distanza di diversi mesi non avevamo più cercato altre situazioni così coinvolgenti come l’ultima, nessuno dei due aveva proposto di ripeterla o che altro, io avevo pensato a questa eventualità ma molto lontanamente, anche perché far accadere quasi per caso certe situazioni, aspettando l’occasione non era cosa certamente facile.

Avevamo comunque proseguito anche se saltuariamente nei nostri giochini “soft” a far mostrare Ada in spiaggia , in pubblico, nei ristoranti o dovunque riuscissimo ad inventare qualcosa, sempre lontano da casa nei nostri viaggetti o week end. Era la nostra piccola droga che ci ripagava coinvolgendo la nostra mente e rendendo il nostro desiderio unico e incontenibile.

Ormai erano passati diversi mesi dalla vacanza estiva ed eravamo andati a trovare degli amici in centro Italia organizzando un fine settimana lungo dal venerdì al lunedì; un giorno lo avremmo trascorso a casa degli amici, gli altri tre ce li eravamo ritagliati per un nostro piccolo “tour archeologico” come sempre.

Avevamo distrattamente preso in considerazione di ravvivare un po’ i tre giorni con qualche “giochino”, ma stante la stagione non ancora estiva e la località lontano dal mare non avevamo grosse idee. L’unica cosa che ci era venuta in mente era provare ancora qualche emozione con qualche voyeur, e appunto non essendo al mare avevamo guardato su internet per zone o parcheggi dove era possibile incontrarli. Ada non era molto convinta, la preoccupava il fatto di trovarsi in zone sconosciute e solitarie, in orari bui, ed anche se avevamo individuato uno o due spot, sopratutto uno che era molto vicino alla struttura dove alloggiavamo, che erano recensiti come sicuri e vicini alla strada, non c’era molta convinzione.

Al ristorante avevamo fatto poco “spettacolo” vuoi perché la sera arrivavamo stanchi, vuoi perché eravamo un po’ sgonfi e quella sera, l’ultima, addirittura avevamo prenotato per cenare nel residence-agriturismo dove dormivamo. Nel primo pomeriggio incuriositi andammo a provare il piccolo centro benessere di cui era dotata la nostra struttura, niente di che solo una sauna, alcune vasche idromassaggio ed una più grande vasca relax. Eravamo praticamente soli ed io dopo una mezzora cominciai a giocare con Ada, spostandole il costume, toccandole le tette,ed infilandole giocosamente le mani nello slip; lei aveva resistito schernendosi, ridendo, poi dallo scherzo ci eravamo lasciati intrigare dal gioco ed ora io avevo le mani dentro la sua figa e lei stava carezzando amorevolmente la punta del mio arnese. Come spesso succede sul più bello, arrivarono due coppie, anche pittosto casinare e dovemmo abbandonare il tutto. Un po’ delusi rientrammo in camera, con già in testa una scopata, quando Ada buttò li “Perché non andiamo a vedere com’è la situazione allo spot dei voyeur? E’ a venti minuti da qui, sta tramontando ma c’è ancora un’oretta di luce, forse…”

Io la guardai sorpreso e tale deve essere stata la mia faccia che aggiunse come una bambina sorpresa a rubare la marmellata “ sai… giù mi sono eccitata tantissimo ed ora ho voglia di fare la porcellina… di fare qualcosa di proibito” “e non mi dire che tu non lo sei e che non vorresti… ehh!...” Aggiunse in tono di rimprovero verso di me.

Perché no, mi dissi, in effetti l’ora era buona, evitando la notte che ci preoccupava, era vicino, eravamo tutti e due eccitati, l’unica incognita era se a quell’ora avremmo trovato qualcuno; acconsentii e in un piccolo angolo della mia testa registrai distrattamente come Ada si fosse fatta più intraprendente.

Aveva messo una camicetta azzurro acqua molto vaporosa con uno scollo a V da cui partivano una serie di bottoni verso il basso e delle maniche che si allargavano(niente sotto naturalmente); aveva una gonna di Jeans lunga sotto al ginocchio ma che aveva davanti un discreto spacco da cui partiva una fila di bottoni che arrivava fino in vita che una volta sganciati permettevano di aprirla e toglierla senza doverla sfilare. Indossava degli orecchini con pendaglio lungo che aggiungevano erotismo alla sua figura.

Arrivammo al luogo, era una specie di spiazzo che si raggiungeva dalla strada con un piccolo tratto di strada larga e sterrata; era ben riparato dalla strada ed aveva due entrate ampie, con zone più riparate da alcuni arbusti. Ci mettemmo un po’ defilati, in una zona riparata ma strategicamente rivolti verso l’uscita, in caso di bisogno; l’area sembrava deserta. Ada si sbottonò la camicetta lasciando solo l’ultimo bottone chiuso; il tessuto azzurro incorniciava le sue tette piene che uscivano prepotenti. La gonna fu aperta anche quella fino all’ultimo bottone e ora Ada era seduta a gambe aperte coperta solo dalla sottile striscia del suo perizoma.

Le abbassai leggermente lo schienale e la guardai: era bellissima, la camicetta aperte contrastava con i colori del suo seno, ancora poco abbronzato , le cosce oscenamente aperte, si era tolta i sandali ed era a piedi nudi, il suo viso accaldato tradiva già la tensione e l’eccitazione, si era truccata con l’ombretto scuro e i suoi occhi azzurri risaltavano intensi.

“Cosa vuoi che faccia?” mi domandò in un soffio , mi sorprese un po’ questa domanda visto che aveva già posto dei paletti agli incontri con sconosciuti, intendendo per sconosciuto persone diciamo “prese dalla strada”

“Quello che vuoi Ada, sei libera di fare quello che ti senti…”

“Uhmmm… “ stirò un sorrisino

Non c’era alcun movimento, io cominciai ad accarezzarla sulle tette e sul collo, Ada rispose subiti chiudendo gli occhi e respirando più profondamente. Passarono almeno 15 minuti senza movimento, io non resistevo più guardavo Ada e il pensiero di scoparmela subito lasciando perdere tutto il resto si faceva strada.

Una macchina si affacciò all’entrata e lentamente si diresse verso di noi, passò accanto alla portiera di Ada e proseguì, intravidi una faccia che cercava di guardare dentro; dallo specchietto vidi che la macchina arrivata in fondo al parcheggio tornò indietro e fece un altro passaggio ci sorpassò e si fermò venti metri davanti a noi.

Uscì una persona che si diresse lentamente verso di noi guardandosi intorno. Ada si tolse il perizoma e rimase con la figa in bella vista , io cominciai a carezzarla. Il tizio si avvicinò e si fermo a pochi metri dalla macchina guardandoci; era un ragazzo, capelli biondi, bel fisico vestito con una tuta sportiva grigia chiara.

Abbassai il finestrino e lui , presolo come un invito, si avvicinò. Guardò Ada nella sua posa oscena e lo vidi trasalire, io stavo accarezzandola sulle tette e lei mi aveva messo una mano dentro ai pantaloni

“Ciao “ disse “ posso unirmi a voi?” aveva una bella voce e si era presentato bene, nonostante questo misi le cose in chiaro

“si ma qui decide lei cosa fare e cosa no, non prendere iniziative altrimenti metto in moto e ce ne andiamo”

Rimase un po’ colpito, non si aspettava il mio tono”

“Ok …ok , va bene disse in tono dimesso” e rivolgendosi ad Ada “ allora cosa posso fare?”

Ada senza guardarlo disse “ puoi guardarmi mentre mi masturbo toccarmi il seno, carezzarmi e segarti”

“ok” annui con tono un po’ deluso

Ada sporse il busto in avanti tolse la mia mano e prese a masturbarsi da sola, mentre il ragazzo si calò giù i pantaloni della tuta sotto le ginocchia e si prese il cazzo in mano, un cazzo di notevoli dimensioni notai, mi accorsi che anche Ada lo aveva notato dall’espressione che fece

Il ragazzo si appoggiò al finestrino e infilando le mani dentro cominciò a carezzare le tette di Ada, che intanto aveva già preso a masturbarsi lentamente.

Il ragazzo era in una posizione veramente scomoda , non riusciva a masturbarsi ed a stare con la mano dentro per cui chiese di poter aprire la portiera. Ada esitò, ma sinceramente era una posizione difficile ed io annuii.

Ora a portiera aperta, si era avvicinato, con le mani riprese a stringere e carezzare le tette , quando le strinse tutti e due i capezzoli Ada si lasciò sfuggire un gridolino mordendosi il labbro inferiore.

Il ragazzo era estasiato “Hai un seno meraviglioso … capezzoli da urlo” disse come inebriato, poi con una mano cominciò a masturbarsi. Ada era partita come sempre , ad occhi chiusi si masturbava, aveva accelerato il ritmo ed ansimava. Improvvisamente tolse la mano dalla sua figa , prese quella del ragazzo e ce la portò sopra dicendogli “fallo tu!”

Il ragazzo dopo un attimo di sorpresa le infilò le dita dentro e cominciò a muoverle con impegno, Ada muoveva il bacino per assecondarlo. Mi presi io cura delle tette di Ada lasciate libere, lei per tutta risposta impugnò il mio cazzo e cominciò a carezzarlo. Era già nella sua eccitazione senza freni, rossa in volto mentre continuava a muovere il bacino, fremeva e ansimava; io godevo nel guardarla così e un po’ perversamente sapendo che avrei aumentato la sua frenesia le dissi in un orecchio

“ Che puttana sei Ada!”

“Lei mi rispose con la voce rotta dal godimento

“Siiii… lo so … sono una grandissima puttana… per teeee!

Avevo come mi immaginavo toccato la corda giusta, Ada cominciò a tremare scossa da un convulso, inarcando il bacino e muovendo la testa a destra e sinistra, mormorando “vengo…vengo...vengo…”, in un orgasmo sconquassante.

Il ragazzo si era gustato l’orgasmo di Ada ed ora si era rimesso a masturbarsi di buon grado ed a riaccarezzarle le tette con la mano libera.

Appena Ada si riprese e riaprì gli occhi la guardò ammirato e le chiese

“Ti è piaciuto?, ti ho fatto godere?”

Ada sorridendo rispose, “si …tanto”

La guardò come indeciso poi timidamente le sorrise e disse

“ beh… allora potresti contraccambiare….”

Ada rimase immobile qualche secondo, come a realizzare la situazione, poi allungò la mano, la avvolse intorno al cazzo del ragazzo e cominciò a muoverla su e giù; a distanza di otto mesi rivedevo la mano di mia moglie con in mano il cazzo di un altro uomo! Sentivo la mia testa scoppiare … e il mio cazzo pure quando realizzai che con la mano sinistra Ada stava segando anche me e… venni con un singulto.

La mano di Ada si muoveva ritmicamente sul cazzo del ragazzo; su e giù per l’asta, scendeva fino in fondo e poi risaliva fino a stringere con le dita la punta, ora si era fermata tirando la pelle fino in fondo e con l’indice dell’altra mano, che ora era libera, stimolava la fessura urinaria mentre le altre dita ed il pollice percorrevano il solco sella cappella.

Non poteva durare a lungo, infatti appena riprese a segarlo, dopo due tre colpi il ragazzo cominciò ad ansimare e a dire convulsamente “vengo..vengo”.

Vidi Ada spostare il bacino verso l’esterno del sedile mentre con la mano tirava a se delicatamente il cazzo; sempre segandolo lo teneva dritto , mentre ormai le palle erano appoggiate tra le sue tette, il ragazzo mandò un forte sospiro e lo sperma cominciò ad uscire. Non ci fu uno schizzo, piuttosto una massa bianca cominciò a fuoriuscire colando e riempiendo completamente la mano di Ada, sovrastandola ed andando a spandersi sui capezzoli e sulle tette , era impressionante vedere la quantità che usciva , tanto che Ada dovette cercare di arginarla con l’altra mano perché non le cadesse sui fianchi e sulla camicetta o sul sedile.

Finito di sborrare il ragazzo pulitosi sommariamente ringraziò e scomparve; Ada rimase li con un’espressione buffa, con le mani alzate intrise di filamenti di sperma e con le tette completamente coperte di liquido biancastro; data la situazione mi scappo un sorriso e così mi guadagnai un risentito ma giusto

“Cretino, che cazzo ridi, aiutami piuttosto…..”

Effettuate le pulizie di rito con fazzolettini e la immancabile bottiglia di acqua, ripartimmo ma sapevo che Ada appena arrivata si sarebbe ficcata sotto la doccia senza indugio

Durante il breve viaggio di ritorno la stuzzicai un po’

“ Allora come è stato avere i cazzi di due uomini in mano contemporaneamente?”

Si spostò sul sedile avvicinandosi a me “eccitante, molto eccitante” rispose con voce neutra

Si avvicinò ancora di più e sussurrò con voce provocante

“e a te porco quanto ti ha eccitato vedermi fare la puttana con due cazzi in mano?” e dicendolo mi infilò la sua lingua umida nell’orecchio… Amo questa Donna!


Attendo qualche vostro commento su tutta la situazione. E comunque grazie per tutti i complimenti che ci avete fatto
Se ci molli per un qualsiasi motivo!!! Che sia per offese sterili di terzi o tua noia! Ti segnalo! 😂😂😂 questo è uno dei racconti più belli di tutto phica! Continua così non mollare
 
OP
K

kebos

"Level 4"
Messaggi
55
Punteggio reazione
866
Punti
88
Se ci molli per un qualsiasi motivo!!! Che sia per offese sterili di terzi o tua noia! Ti segnalo! 😂😂😂 questo è uno dei racconti più belli di tutto phica! Continua così non mollare
Tranquillo, qualche cosetta da raccontare la ho ancora😎
Post automatically merged:

Beh che dire?! Ada sempre piu intraprendente e vogliosa, traspare sempre di piu la voglia di troieggiare insieme a te, è chiaro che cerca la tua complicità, da sola non farebbe mai nulla anche se glielo chiedessi tu.
È con te che vuole sentirsi puttana ed è una cosa meravigliosa in una coppia, siete molto complici e questo vi appaga sessualmente entrambi.
Rinnovo i complimenti a te per la scrittura e a voi per la coppia meravigliosa che siete.
Hai centrato in pieno... :)
 

Top Bottom