Animadiparole
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Non riesco a stare ancora a letto stamattina.
Sono le 7 e già il caldo estivo napoletano inizia a farsi sentire. Siamo in visita, ospiti a casa dei miei suoceri, per due settimane.
Guardo mia moglie che dorme accanto a me voltata di schiena.
Ha una vestaglia leggera che le scopre le natiche e mostra il suo sedere abbronzato coperto solo da un piccolissimo perizoma.
Da quando siamo qui i nostri rapporti intimi si sono quasi azzerati a causa della costante presenza di qualcuno in casa.
Per il caldo intenso anche di notte dobbiamo dormire con porte e finestre aperte e a parte uno sporadico pompino silenzioso mia moglie è riluttante nel soddisfare completamente le mie voglie, impaurita dal fatto che i suoi genitori possano sentirci.
Per noi che siamo abituati a sesso almeno una volta al giorno stava diventando un problema e per me in particolare un incubo.
I miei livelli di eccitazione erano ormai al limite e la mattina tenere a bada le mie erezioni era ora più che mai un ardua sfida.
Ho bisogno di alzarmi da questo letto, basta.
Vado in bagno passando davanti alla camera dei miei suoceri, ovviamente con la porta spalancata e non posso che bloccarmi alla vista di mia suocera mentre dorme. Ha un completino di raso nero, pantaloncini cortissimi e canotta sottile.
Per una donna ormai alla soglia dei 60 anni ha un corpo molto tonico, alta un metro e sessanta carnagione ambrata resa ancora più scura dalle molteplici giornate passate in spiaggia, una pelle liscia, piedi curati e unghie smaltate a stile French, dorme su un lato con il viso verso la porta.
I miei occhi la esplorano dai piedi alla testa, ha la bocca semi aperta ed i suoi lungi capelli biondi scuri le nascondono parte del viso.
La canotta le si è abbassata leggermente scoprendo il segno dell’abbronzatura chiara e parte dell’aureola del capezzolo. Ha dei seni sodi, una terza abbondante dalla mia esperienza, solo il capezzolo impigliato nel collo della canottiera non permette al suo seno di uscire completamente libero alla mia vista.
Una visione eroticamente perfetta.
Resto li imbambolato senza poter muovere muscolo, solo il mio sesso, agendo di proprio arbitrio inizia a svettare nei miei pantaloncini sportivi, senza controllo a voler penetrare la stoffa e liberarsi di ogni costrizione.
Un attimo improvviso, cambia posizione leggermente, il capezzolo vince la resistenza della stoffa, il suo seno è libero, stupendo, con quel capezzolo turgido e scuro, lo guardo, mi sento mancare dall’eccitazione, apre gli occhi per un istante, mi guarda, me e la mia erezione nei pantaloncini, solo un attimo, richiude gli occhi, si volta dandomi la schiena e torna a dormire.
Mi manca l’aria…. È ora di togliersi da qui prima che la cosa degeneri.
Sono le 7 e già il caldo estivo napoletano inizia a farsi sentire. Siamo in visita, ospiti a casa dei miei suoceri, per due settimane.
Guardo mia moglie che dorme accanto a me voltata di schiena.
Ha una vestaglia leggera che le scopre le natiche e mostra il suo sedere abbronzato coperto solo da un piccolissimo perizoma.
Da quando siamo qui i nostri rapporti intimi si sono quasi azzerati a causa della costante presenza di qualcuno in casa.
Per il caldo intenso anche di notte dobbiamo dormire con porte e finestre aperte e a parte uno sporadico pompino silenzioso mia moglie è riluttante nel soddisfare completamente le mie voglie, impaurita dal fatto che i suoi genitori possano sentirci.
Per noi che siamo abituati a sesso almeno una volta al giorno stava diventando un problema e per me in particolare un incubo.
I miei livelli di eccitazione erano ormai al limite e la mattina tenere a bada le mie erezioni era ora più che mai un ardua sfida.
Ho bisogno di alzarmi da questo letto, basta.
Vado in bagno passando davanti alla camera dei miei suoceri, ovviamente con la porta spalancata e non posso che bloccarmi alla vista di mia suocera mentre dorme. Ha un completino di raso nero, pantaloncini cortissimi e canotta sottile.
Per una donna ormai alla soglia dei 60 anni ha un corpo molto tonico, alta un metro e sessanta carnagione ambrata resa ancora più scura dalle molteplici giornate passate in spiaggia, una pelle liscia, piedi curati e unghie smaltate a stile French, dorme su un lato con il viso verso la porta.
I miei occhi la esplorano dai piedi alla testa, ha la bocca semi aperta ed i suoi lungi capelli biondi scuri le nascondono parte del viso.
La canotta le si è abbassata leggermente scoprendo il segno dell’abbronzatura chiara e parte dell’aureola del capezzolo. Ha dei seni sodi, una terza abbondante dalla mia esperienza, solo il capezzolo impigliato nel collo della canottiera non permette al suo seno di uscire completamente libero alla mia vista.
Una visione eroticamente perfetta.
Resto li imbambolato senza poter muovere muscolo, solo il mio sesso, agendo di proprio arbitrio inizia a svettare nei miei pantaloncini sportivi, senza controllo a voler penetrare la stoffa e liberarsi di ogni costrizione.
Un attimo improvviso, cambia posizione leggermente, il capezzolo vince la resistenza della stoffa, il suo seno è libero, stupendo, con quel capezzolo turgido e scuro, lo guardo, mi sento mancare dall’eccitazione, apre gli occhi per un istante, mi guarda, me e la mia erezione nei pantaloncini, solo un attimo, richiude gli occhi, si volta dandomi la schiena e torna a dormire.
Mi manca l’aria…. È ora di togliersi da qui prima che la cosa degeneri.