Esperienza reale Tre in un colpo

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Tuzzilla

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... il tutto mentre era ancora incinta ?
comunque bel racconto, divertente e bravo tu.
Ciao
Si, lei nei primi mesi di gravidanza…
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Intanto continuo a frequentare Elisabetta, il rapporto si evolve, in bene dal punto di vista sessuale, in male dal punto di vista emotivo (suo).

Ma partiamo dalle cose belle. Lei è una gran porca, dopo il primo periodo di “studio reciproco”, inizia a fare delle richieste e io ne approfitto per farne a mia volta. Lei si fa sempre più porca e vogliosa. Parliamo delle cose più “eclatanti”.

Le piace succhiarmelo, diciamo che ha una fase “pompino per il 50% del rapporto”, man mano scende sempre più in basso, inizia a leccarmi le palle, scende sempre più in basso verso il buco del culo, finchè mi chiede “Posso leccarti?”, capisco, non ho mai provato questa cosa e sono un po' restio, ma sono troppo eccitato, continua a leccarmi tra le palle e il culo e continua a segarmi, accetto, inizia a leccarmi, ci infila la punta della lingua dentro, mi sega, va avanti un po’ senza fermarsi, lecca, infila la lingua, mi sega, non resisto, faccio una sborrata clamorosa!! Lei dice: “Noooo!!”, si riporta verso l'alto e si lecca tutto quello che è uscito, con ingordigia aggiungerei. Non pensavo mi piacesse, mi è piaciuto, non ha mai provato ad infilarmi un dito, solo leccare e infilare la lingua. A lei forse è piaciuto più di me, ripeterà la “manovra” più e più volte nei successivi incontri.

Fino ad ora praticamente mi ha scopato lei, decido di iniziare a fare richieste anche io. Lei di nuovo in trasferta 5 giorni, ci messaggiamo come sempre, qualche foto. Ci provo, le dico: “Vorrei venirti in faccia”, lei mi dice: “Ok,, anche a me piacerebbe provare”, ferma lo scambio di foto, capisco che non vuole che mi seghi e che sia “bello pieno” al suo ritorno. Resisto. Solita cena, ormai non passo nemmeno più a casa dopo il lavoro, mangiamo, mi faccio una doccia, vado in camera in accappatoio. Me la trovo già nuda sul letto, appoggiata alla testiera del letto con la schiena, si sta toccando. Mi dice: “Vieni qui”. Tolgo l'accappatoio e mi metto in piedi sul letto davanti a lei, alterna un po': pompa con la bocca, un po' mi lecca le palle e mi sega. Sono pieno, sto per capitolare, glielo dico, mi scosta un po' e continua a segami, guardandomi, con la bocca aperta e la lingua di fuori. Faccio una sborrata mostruosa, la riempio, bocca, lingua, faccia, capelli, tette, le cola giù fino alla figa che continua a toccarsi. Recupera quasi tutto con le dita che si porta prontamente alla bocca e assapora. A questo punto deve farsi lei una doccia.

A lei piace in bocca, si è capito. Durante un nostro incontro le dico che voglio vederglielo in gola. La giro a pancia sopra, con la testa praticamente fuori dal letto. Io in piedi giù dal letto, glielo infilo in bocca, spingo, lei si masturba, quelle sue tette “cadenti” si muovono avanti indietro, abbasso lo sguardo, ad ogni colpo vedo la sua gola che si gonfia piena del mio cazzo, la cosa mi eccita, non resisto, praticamente le sborro direttamente nello stomaco. Mi ritraggo, lei esclama “Cazzo!”, io “Scusami, ti ho fatto male?” (cazzo vuol dire “ti ho fatto male?”, domanda di merda), lei: “No, no, fantastico, lo voglio ancora”. Quella sera ripetiamo la “mossa” una seconda volta, ma mi sono già svuotato, la seconda volta dura molto di più, le scendono le lacrime tanto affondo, le si “scioglie” il trucco” e le vengo di nuovo in gola. Mi ha scopato per settimane, ora la scopo io. Preso l'abbrivio, la cosa si ripeterà altre volte. Tra venute in faccia, seghe con leccate di palle/culo e sborrate in gola, praticamente non le vengo quasi mai in figa.
 

sormarco

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Si, lei nei primi mesi di gravidanza…
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Intanto continuo a frequentare Elisabetta, il rapporto si evolve, in bene dal punto di vista sessuale, in male dal punto di vista emotivo (suo).

Ma partiamo dalle cose belle. Lei è una gran porca, dopo il primo periodo di “studio reciproco”, inizia a fare delle richieste e io ne approfitto per farne a mia volta. Lei si fa sempre più porca e vogliosa. Parliamo delle cose più “eclatanti”.

Le piace succhiarmelo, diciamo che ha una fase “pompino per il 50% del rapporto”, man mano scende sempre più in basso, inizia a leccarmi le palle, scende sempre più in basso verso il buco del culo, finchè mi chiede “Posso leccarti?”, capisco, non ho mai provato questa cosa e sono un po' restio, ma sono troppo eccitato, continua a leccarmi tra le palle e il culo e continua a segarmi, accetto, inizia a leccarmi, ci infila la punta della lingua dentro, mi sega, va avanti un po’ senza fermarsi, lecca, infila la lingua, mi sega, non resisto, faccio una sborrata clamorosa!! Lei dice: “Noooo!!”, si riporta verso l'alto e si lecca tutto quello che è uscito, con ingordigia aggiungerei. Non pensavo mi piacesse, mi è piaciuto, non ha mai provato ad infilarmi un dito, solo leccare e infilare la lingua. A lei forse è piaciuto più di me, ripeterà la “manovra” più e più volte nei successivi incontri.

Fino ad ora praticamente mi ha scopato lei, decido di iniziare a fare richieste anche io. Lei di nuovo in trasferta 5 giorni, ci messaggiamo come sempre, qualche foto. Ci provo, le dico: “Vorrei venirti in faccia”, lei mi dice: “Ok,, anche a me piacerebbe provare”, ferma lo scambio di foto, capisco che non vuole che mi seghi e che sia “bello pieno” al suo ritorno. Resisto. Solita cena, ormai non passo nemmeno più a casa dopo il lavoro, mangiamo, mi faccio una doccia, vado in camera in accappatoio. Me la trovo già nuda sul letto, appoggiata alla testiera del letto con la schiena, si sta toccando. Mi dice: “Vieni qui”. Tolgo l'accappatoio e mi metto in piedi sul letto davanti a lei, alterna un po': pompa con la bocca, un po' mi lecca le palle e mi sega. Sono pieno, sto per capitolare, glielo dico, mi scosta un po' e continua a segami, guardandomi, con la bocca aperta e la lingua di fuori. Faccio una sborrata mostruosa, la riempio, bocca, lingua, faccia, capelli, tette, le cola giù fino alla figa che continua a toccarsi. Recupera quasi tutto con le dita che si porta prontamente alla bocca e assapora. A questo punto deve farsi lei una doccia.

A lei piace in bocca, si è capito. Durante un nostro incontro le dico che voglio vederglielo in gola. La giro a pancia sopra, con la testa praticamente fuori dal letto. Io in piedi giù dal letto, glielo infilo in bocca, spingo, lei si masturba, quelle sue tette “cadenti” si muovono avanti indietro, abbasso lo sguardo, ad ogni colpo vedo la sua gola che si gonfia piena del mio cazzo, la cosa mi eccita, non resisto, praticamente le sborro direttamente nello stomaco. Mi ritraggo, lei esclama “Cazzo!”, io “Scusami, ti ho fatto male?” (cazzo vuol dire “ti ho fatto male?”, domanda di merda), lei: “No, no, fantastico, lo voglio ancora”. Quella sera ripetiamo la “mossa” una seconda volta, ma mi sono già svuotato, la seconda volta dura molto di più, le scendono le lacrime tanto affondo, le si “scioglie” il trucco” e le vengo di nuovo in gola. Mi ha scopato per settimane, ora la scopo io. Preso l'abbrivio, la cosa si ripeterà altre volte. Tra venute in faccia, seghe con leccate di palle/culo e sborrate in gola, praticamente non le vengo quasi mai in figa.
e scoparle la gola non è forse più godurioso della fica? a me fa godere tanto sborrare dentro che sia bocca, fica o culo. non mi piace godere mentre mi sego su di una donna. so gusti
 
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Tuzzilla

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Personalmente a me piace anche venirgli “addosso”, poi i gusti sono gusti!!

Continuo con un altro pezzo di quanto accaduto.

- Sabrina 3, la vendetta. E un nuovo ingresso. -

Rispunta Sabrina, ormai è un disco già sentito: “Scusami se non mi sono più fatta sentire”, “Ho pensato”, bla bla bla e ancora bla, solita storia: ufficio chiuso, lei dentro.

Mi apre, entro, siamo ancora nel corridoio, bacio, mani sul culo. Non la porto nemmeno in ufficio, la metto di schiena contro il muro, le calo i soliti pantaloni aderenti e inizio a sditalinarla, le piace, si bagna, ogni tanto tiro fuori le dita e me le lecco, il suo “gusto” (come dice lei) è ottimo, quando mi lecco le dita lei sorride, viene. Me lo tira fuori, si abbassa e inizia a succhiarmelo. Mentre pompa mi guarda negli occhi, sta per farmi venire, suona il telefono, si spaventa, blocca tutto. E' sua madre, eccheccazzo! Finita la chiamata, dopo ancora qualche minuto di panico, riesco a farla ripartire. La piego a 90 sulla solita scrivania. Mi abbasso e inizio la solita leccata, figa sempre buonissima, ci provo, passo la lingua sul buco del culo, questa volta non scappa, ma non esagero, mi dedico soprattutto alla sua figa, ma qualche leccata ce la do, non insisto. Ammetto che non ho apprezzato molto il gusto del suo culo. Glielo metto nella figa, pochi colpi e con l'eccitazione del suo culo, vengo. Pulitina con la sua lingua, qualche parola e ciao. Alla sera nessun messaggio di pentimento. Ho capito che è meglio non insistere, ma lei come sempre sparisce per un bel po'.

Qualche mese prima del primo incontro con Sabrina, mi assegnano un nuovo (ulteriore) compito al lavoro, relazionarmi con alcuni venditori. In poche parole vengono in ufficio a presentarci dei prodotti che poi decideremo se acquistare, praticamente passano una volta al mese. Penso: “Bene, ogni tanto mi distraggo dai 1000 documenti e parlo con qualcuno.” Tra loro c’è Gabriella, di circa 10 anni più giovane di me, una bella ragazza “a clessidra”, culone, tettone, vita stretta, non uno stuzzicadenti, ma nemmeno “grassa”. Gentile, simpatica, espansiva. Finisce che diventiamo “amici”, ci scambiamo qualche messaggio, mi chiede l’amicizia su Facebook e su Instagram, accetto, vado subito a vedere le foto. Non ci sono grandi foto, ma una mi fa impazzire, seduta a bordo piscina, ripresa da dietro, leggermente inclinata in avanti: ha veramente un bel “culone”. Ammetto di essermelo segato più volte. Prendiamo sempre più confidenza, dalla stretta di mano passiamo ai “bacini” di saluto, ma sempre un po’ distaccati. In occasione di uno scambio di baci le metto una mano sul fianco, non che voglia toccarle il culo, ma con mezza mano ci finiscoo sopra. Un po’ di imbarazzo da parte mia, ma lei non mi prende a schiaffi ed é già qualcosa. Nelle successive sue visite le metto ancora la mano sul fianco, cercando di non finire su quel bel culo. Con il senno di poi, più tardi capirò che lei si avvicinava sempre di più e si vestiva sempre più con vestiti “ammiccanti”. Probabilmente ho sempre un po’ il prosciutto sugli occhi, chissà quante ne ho perse.
 
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Tuzzilla

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Torniamo su Elisabetta.

69, un numero per molti magico, ma che personalmente non ho mai tanto gradito. A me piace guardare, ecco, non avevo capito un cazzo. Ancora una volta lei prende l'iniziativa, mi sale sopra, mi ritrovo davanti alla faccia la sua figa fradicia e quel suo culo, con quel suo buchetto. Lei mi pompa come sempre, affondando a più non posso (a lei piace, lo avete capito, a me piace, se lo infila in gola fino alle lacrime), io le lecco la figa, è fradicia. Ma ho quel culo praticamente in faccia, ci provo, leccatina sul culo, lei non si ritrae (maledetta Sabrina), una seconda leccatina, tre, quattro, lei mugola di piacere. Ci provo, infilo la punta della lingua, reazione ottima, mi si apre la strada, infilo la lingua, cazzo che buono, quasi meglio della sua figa. Insisto, penso: “Ho fatto 30, facciamo 31”, tolgo la lingua, mi umidifico un dito con la saliva e ce lo caccio dentro, entra, il buco è stretto (è vergine di culo?), mi muovo dentro di lei, porto la mia lingua sulla sua figa. Viene quasi urlando, mi squirta mezzo in faccia (non capirò mai se sono squirt o messo pissing), mi eccita da morire, le continua a pompare, le vengo in bocca. La cosa si ripete 3-4 volte, il suo culo si fa sempre più ospitale, lei sembra gradire, riesco a metterci quasi 2 dita, penso: “Voglio metterci il cazzo lì dentro”. Poi parte per l'ennesima trasferta.

Trasferta con solito scambio di messaggi, foto e video. Una sera mi manda un video, lo “apro”. Vedo il suo culo a pecora, si sta masturbando la figa, si passa più e più volte il dito sul culo, ci infila appena la punta. Rispondo con un video di una sborrata clamorosa e scrivo: “Voglio il tuo culo”, attendo trepidante la risposta, arriva dopo poco: “Proviamo, ma lubrifichiamo un poco”. Anche lei a risposte di merda non sta benissimo. Faccio come gli adolescenti, cerco su Goggle :”Lubrificanti per sesso anale”, non ci capisco un cazzo, ad acqua, al silicone, il giorno dopo ne compro due, uno di un tipo e uno dell’altro. Rientra dalla trasferta. Per farla breve, arriviamo al 69, le lecco per bene il buco del culo, ma prima di metterci il dito questa volta recupero il lubrificante (quello a base di acqua), lubrifico, ci infilo un dito, poi due dita, tutto più scivoloso, si eccita da morire, mi eccito da morire. La metto a pecora al bordo del letto, io in piedi, mi lubrifico un poco e glielo metto dentro, praticamente non oppone praticamente resistenza. Non saprei dirvi se fosse vergine di culo o no, mi ritengo normodotato, lei lo accoglie con facilità, capisco che le piace, pompo con delicatezza ma capitolo ben presto. La farcisco rapidamente, le mi dice: “Bello, ma è durato pochissimo”. Nei successivi incontri ci prendiamo sempre più gusto, entriamo in una fase “50% pompino e 50% cazzo in culo”. Lei gode, me lo dice, le piace in culo, “Lo ho scoperto solo ora che ho più di 50 anni”, quel culo le si sfonda sempre di più ogni volta, io pompo sempre più forte, fino a darle dei colpi con tutta la forza che ho. A lei piace, finiamo a fare dei mezzi fisting, ci infilo praticamente 4 dita (provo a spingere di più, ma lei dice di avere dolore), ma le piace, vuole addirittura un video per vedere quanto si allarga. Si è sfondata in poco, non pensavo fosse possibile. (Attendo sì sapere se anche a voi é capitato).

Passiamo alla fase dolente, sto per partire per un viaggio in Giappone di 15 giorni con i miei, mio fratello si sposa (poteva cercarne una un po’ più vicino, costa più il viaggio che il matrimonio). La sera prima , dopo averle sborrato in culo mi dice “Ti amo”, io non la amo, non rispondo, me lo dice di nuovo: “Ti amo veramente”, non rispondo ancora, impazzisce (“Bravo coglione” direte, dovevi mentire, non ce la faccio), perde il senno, mi insulta, ma mi insulta veramente, me ne dice di tutti i colori, “Bastardo”, “Figlio di troia”, “Mi vuoi solo scopare”, insomma, tutto il repertorio degli insulti, mi da anche una cinquina che incasso. Mi caccia di casa. Durante i giorni di viaggio provo a messaggiarla, o non risponde o risponde per monosillabi. I messaggi si fanno sempre più radi. Al mio rientro scopro che ha preso ferie per assistere la vecchia mamma ammalata, poi prende il covid e si fa tre settimane di malattia dalla mamma…chiede trasferimento nella filiale della città della mamma, si trasferisce. Sparisce. Provo ancora un paio di volte a contattarla, monosillabi, se non sono monosillabi sono insulti. Scopro poi che ha iniziato a frequentarsi con un collega della altra filiale, non insisto, mi arrendo. Mi sento anche un po’ stronzo, forse lo sono stato. Io volevo solo scoparla, mica è colpa mia se si è innamorata e io no.
 

Lomnc

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Ottima descrizione, davvero capisco cosa ti accade ed accaduto, in una rotazione quasi opposta alla tua dopo una separazione difficile capii troppo tardi certe sfumature delle donne... Anche adesso spesso me ne accorgo dopo. Con la differenza che cerco di usarlo come filtro a certe situazioni che intravedo, vedi il finale tuo con Elisabetta.
 

sormarco

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Torniamo su Elisabetta.

69, un numero per molti magico, ma che personalmente non ho mai tanto gradito. A me piace guardare, ecco, non avevo capito un cazzo. Ancora una volta lei prende l'iniziativa, mi sale sopra, mi ritrovo davanti alla faccia la sua figa fradicia e quel suo culo, con quel suo buchetto. Lei mi pompa come sempre, affondando a più non posso (a lei piace, lo avete capito, a me piace, se lo infila in gola fino alle lacrime), io le lecco la figa, è fradicia. Ma ho quel culo praticamente in faccia, ci provo, leccatina sul culo, lei non si ritrae (maledetta Sabrina), una seconda leccatina, tre, quattro, lei mugola di piacere. Ci provo, infilo la punta della lingua, reazione ottima, mi si apre la strada, infilo la lingua, cazzo che buono, quasi meglio della sua figa. Insisto, penso: “Ho fatto 30, facciamo 31”, tolgo la lingua, mi umidifico un dito con la saliva e ce lo caccio dentro, entra, il buco è stretto (è vergine di culo?), mi muovo dentro di lei, porto la mia lingua sulla sua figa. Viene quasi urlando, mi squirta mezzo in faccia (non capirò mai se sono squirt o messo pissing), mi eccita da morire, le continua a pompare, le vengo in bocca. La cosa si ripete 3-4 volte, il suo culo si fa sempre più ospitale, lei sembra gradire, riesco a metterci quasi 2 dita, penso: “Voglio metterci il cazzo lì dentro”. Poi parte per l'ennesima trasferta.

Trasferta con solito scambio di messaggi, foto e video. Una sera mi manda un video, lo “apro”. Vedo il suo culo a pecora, si sta masturbando la figa, si passa più e più volte il dito sul culo, ci infila appena la punta. Rispondo con un video di una sborrata clamorosa e scrivo: “Voglio il tuo culo”, attendo trepidante la risposta, arriva dopo poco: “Proviamo, ma lubrifichiamo un poco”. Anche lei a risposte di merda non sta benissimo. Faccio come gli adolescenti, cerco su Goggle :”Lubrificanti per sesso anale”, non ci capisco un cazzo, ad acqua, al silicone, il giorno dopo ne compro due, uno di un tipo e uno dell’altro. Rientra dalla trasferta. Per farla breve, arriviamo al 69, le lecco per bene il buco del culo, ma prima di metterci il dito questa volta recupero il lubrificante (quello a base di acqua), lubrifico, ci infilo un dito, poi due dita, tutto più scivoloso, si eccita da morire, mi eccito da morire. La metto a pecora al bordo del letto, io in piedi, mi lubrifico un poco e glielo metto dentro, praticamente non oppone praticamente resistenza. Non saprei dirvi se fosse vergine di culo o no, mi ritengo normodotato, lei lo accoglie con facilità, capisco che le piace, pompo con delicatezza ma capitolo ben presto. La farcisco rapidamente, le mi dice: “Bello, ma è durato pochissimo”. Nei successivi incontri ci prendiamo sempre più gusto, entriamo in una fase “50% pompino e 50% cazzo in culo”. Lei gode, me lo dice, le piace in culo, “Lo ho scoperto solo ora che ho più di 50 anni”, quel culo le si sfonda sempre di più ogni volta, io pompo sempre più forte, fino a darle dei colpi con tutta la forza che ho. A lei piace, finiamo a fare dei mezzi fisting, ci infilo praticamente 4 dita (provo a spingere di più, ma lei dice di avere dolore), ma le piace, vuole addirittura un video per vedere quanto si allarga. Si è sfondata in poco, non pensavo fosse possibile. (Attendo sì sapere se anche a voi é capitato).

Passiamo alla fase dolente, sto per partire per un viaggio in Giappone di 15 giorni con i miei, mio fratello si sposa (poteva cercarne una un po’ più vicino, costa più il viaggio che il matrimonio). La sera prima , dopo averle sborrato in culo mi dice “Ti amo”, io non la amo, non rispondo, me lo dice di nuovo: “Ti amo veramente”, non rispondo ancora, impazzisce (“Bravo coglione” direte, dovevi mentire, non ce la faccio), perde il senno, mi insulta, ma mi insulta veramente, me ne dice di tutti i colori, “Bastardo”, “Figlio di troia”, “Mi vuoi solo scopare”, insomma, tutto il repertorio degli insulti, mi da anche una cinquina che incasso. Mi caccia di casa. Durante i giorni di viaggio provo a messaggiarla, o non risponde o risponde per monosillabi. I messaggi si fanno sempre più radi. Al mio rientro scopro che ha preso ferie per assistere la vecchia mamma ammalata, poi prende il covid e si fa tre settimane di malattia dalla mamma…chiede trasferimento nella filiale della città della mamma, si trasferisce. Sparisce. Provo ancora un paio di volte a contattarla, monosillabi, se non sono monosillabi sono insulti. Scopro poi che ha iniziato a frequentarsi con un collega della altra filiale, non insisto, mi arrendo. Mi sento anche un po’ stronzo, forse lo sono stato. Io volevo solo scoparla, mica è colpa mia se si è innamorata e io no.
quelli che ci sanno fare dicono che bisogna mettere in chiaro da subito che trattavasi solo di sesso animale e nulla più, ma come si fa?
 

Lomnc

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I 15 anni di differenza di età per me sottintendevano che sarebbe stato solo sesso animale (come dici tu), per lei evidentemente no…
Io ebbi la fortuna che fu lei per i suoi 11 anni in più a mettere in chiaro le cose, mai dare per scontato. Lei non era forte come appariva a te, adesso lo vedo spesso. Anzi proprio in donne over 45, sento più rischio.
 
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Tuzzilla

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Il Covid imperversa, una sera mi manda un messaggio Gabriella: “Ho il Covid”, cazzo, l’ho vista il giorno prima, devo andare in isolamento. Lei lo prende bello secco, 20 giorni positiva, per fortuna sta male solo i primi giorni. Io non sarò mai positivo, ma a casa mi rompo veramente i maroni, mi ammazzo di serie TV e spulcio ogni 3D del forum (senza saperlo mi avete tenuto compagnia). Ci scambiamo vari messaggi, le chiedo più volte al giorno come sta, per fortuna in pochi giorni si riprende. È dispiaciuta di avermi mandato in isolamento. Io ne approfitto per riposarmi, ma dopo 3 giorni mi sto già rompendo. Si fa più attiva con i messaggi, ci scriviamo più volte al giornio. Iniziamo a conoscerci meglio, mi scrive di lei, le scrivo di me, bla bla bla, ci facciamo più confidenti. Sto per finire gli argomenti di conversazione, mi restano le vacanze. Iniziamo quel discorso, “Dove sei stata?”, “Dove sei stato?”, qualche foto dei posti dove siamo stati. Ad un certo punto mi manda una sfilza (una quindicina) di foto delle sue vacanze in Sardegna. Praticamente tutte foto di mare con barche, tranne l’ultima. Praticamente un selfie delle tette. Si vedono solo loro in un costume blu. (Non so se mi sono spiegato, lei sdraiata fa una foto verso i suoi piedi, che non si vedono, si vedono solo quelle sue mammellone). Capisco, ovviamente non è un errore, rispondo: “Qui però non sei al mare, non ci sono le barche, si vedono solo due montagne”. Mi invia una faccina ridente. Non ci spingiamo oltre, quella sera me la sego ben bene. Il mattino dopo riprendiamo a messaggiarci, mi manda altre foto del mare. Gliela butto lì: “Però io preferisco la montagna”, mi manda foto di montagne e scrive “Trentino”, rispondo, “Ma non quelle montagne lì, quelle di ieri sera!”. Altra serie di sue faccine, poi mi manda altre foto in costume. La sera si riprende lo scambio di messaggi, non so più bene come ma mi manda una sua foto (in diretta) nel letto in reggiseno. Copre, ma si inizia ad intravvedere qualcosa. Rispondo: “Siamo passati dal “non vedo” al “vendo non vedo”, speriamo di passare al “vedo”. Sei bella”. Messaggini con ridacchiamenti e buona notte. E me la sego veramente tanto. Il giorno successivo è l’ultimo mio giorno di isolamento, ancora vari messaggini. Alla sera, ci provo, “Domani devo andare a lavorare, tirami su il morale, qualcosa di “vedo”? Perché sei veramente bella”. Praticamente un “Fammi vedere le tette” edulcorato. Attendo trepidante, arriva una foto, sempre nel letto, appoggiata alla testiera, tette, cazzo che tette, enormi, 4ª-5ª misura, che tettone. Impazzisco, glielo dico “Sei stupenda, ti voglio”. Ridacchia…dormo con difficoltà, me le sogno di notte. Il giorno dopo vado a lavorare. Continuerà scambio di messaggi durante il suo isolamento. Mi sogno quelle bombe atomiche anche di notte.
 

EstNICK

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Il Covid imperversa, una sera mi manda un messaggio Gabriella: “Ho il Covid”, cazzo, l’ho vista il giorno prima, devo andare in isolamento. Lei lo prende bello secco, 20 giorni positiva, per fortuna sta male solo i primi giorni. Io non sarò mai positivo, ma a casa mi rompo veramente i maroni, mi ammazzo di serie TV e spulcio ogni 3D del forum (senza saperlo mi avete tenuto compagnia). Ci scambiamo vari messaggi, le chiedo più volte al giorno come sta, per fortuna in pochi giorni si riprende. È dispiaciuta di avermi mandato in isolamento. Io ne approfitto per riposarmi, ma dopo 3 giorni mi sto già rompendo. Si fa più attiva con i messaggi, ci scriviamo più volte al giornio. Iniziamo a conoscerci meglio, mi scrive di lei, le scrivo di me, bla bla bla, ci facciamo più confidenti. Sto per finire gli argomenti di conversazione, mi restano le vacanze. Iniziamo quel discorso, “Dove sei stata?”, “Dove sei stato?”, qualche foto dei posti dove siamo stati. Ad un certo punto mi manda una sfilza (una quindicina) di foto delle sue vacanze in Sardegna. Praticamente tutte foto di mare con barche, tranne l’ultima. Praticamente un selfie delle tette. Si vedono solo loro in un costume blu. (Non so se mi sono spiegato, lei sdraiata fa una foto verso i suoi piedi, che non si vedono, si vedono solo quelle sue mammellone). Capisco, ovviamente non è un errore, rispondo: “Qui però non sei al mare, non ci sono le barche, si vedono solo due montagne”. Mi invia una faccina ridente. Non ci spingiamo oltre, quella sera me la sego ben bene. Il mattino dopo riprendiamo a messaggiarci, mi manda altre foto del mare. Gliela butto lì: “Però io preferisco la montagna”, mi manda foto di montagne e scrive “Trentino”, rispondo, “Ma non quelle montagne lì, quelle di ieri sera!”. Altra serie di sue faccine, poi mi manda altre foto in costume. La sera si riprende lo scambio di messaggi, non so più bene come ma mi manda una sua foto (in diretta) nel letto in reggiseno. Copre, ma si inizia ad intravvedere qualcosa. Rispondo: “Siamo passati dal “non vedo” al “vendo non vedo”, speriamo di passare al “vedo”. Sei bella”. Messaggini con ridacchiamenti e buona notte. E me la sego veramente tanto. Il giorno successivo è l’ultimo mio giorno di isolamento, ancora vari messaggini. Alla sera, ci provo, “Domani devo andare a lavorare, tirami su il morale, qualcosa di “vedo”? Perché sei veramente bella”. Praticamente un “Fammi vedere le tette” edulcorato. Attendo trepidante, arriva una foto, sempre nel letto, appoggiata alla testiera, tette, cazzo che tette, enormi, 4ª-5ª misura, che tettone. Impazzisco, glielo dico “Sei stupenda, ti voglio”. Ridacchia…dormo con difficoltà, me le sogno di notte. Il giorno dopo vado a lavorare. Continuerà scambio di messaggi durante il suo isolamento. Mi sogno quelle bombe atomiche anche di notte.
... continua che il tuo racconto è intrigante
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Tuzzilla

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- Sabrina, l’ultimo ballo -

Gabriella “sconta” gli ultimi giorni di isolamento e si fa sotto di nuovo Sabrina. Bla bla bla e ancora bla bla bla (manco quasi la “ascolto” più), ci organizziamo per fare il solito giochetto nel suo ufficio. Arrivo come sempre puntuale all’appuntamento, mi blocca subito nel corridoio, bacio, mani sul culo e parte subito con la bocca, sempre una professionista con la bocca. La tiro su, inizio a sditalinarla, a lei piace, mi lecco le dita e le lecco le tette, la sditalino, metto le mie dita fradicie dei sui umori nella sua bocca, non rifiuta. Questa volta approfitto di un divanetto (senza braccioli per capirci) che c’è nel corridoio/sala d’attesa. La metto giù a pecora, le abbasso i pantaloni, lei si inarca come una vera professionista. La lecco, molto, questa volta mi dedico anche al suo culetto. A questo punto glielo ficco nella figa. Cazzo come gode stavolta, le ficco (quasi senza pensarci) la punta di un pollice nel culo, quando me ne rendo conto mi accorgo che non è scappata, mi eccito ancora di più e vengo. Questa volta non mi caccia subito. Facciamo un secondo round. Ne approfitto per “giocare” con le sue tette che sono con il passare delle settimane cresciute per via della gravidanza. Riparto con un ditalino, finisce con un pompino con ingoio. Mi vesto, ciao ciao. Sarà l’ultima “botta”. Sparisce di nuovo.
 
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Tuzzilla

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Finalmente Gabriella finisce l’isolamento. Memore di quanto insegnatomi da Sabrina uso il trucco “ufficio chiuso”. Non so bene perché, ho una casa, lei ne ha una, probabilmente si sceglie “campo neutro”, boh. Quel giorno chiudo io, non c’è più nessuno. Mi manda un messaggio “Sono davanti alla porta”. Le apro, pantaloni di tessuto, una maglia attillata nera e una giacca non allacciata. Per capire il tipo che è: viso d’angelo sempre sorridente con un corpo mozzafiato. E così si dimostrerà: Dr. Jeckill e Mr. Hide. Mi parte il cuore a mille, penso: “Muoio qui”. Lei mi dice: “Ciao, che ansia”, io: “Ciao, ma no, perché ansia?”, mento spudoratamente, mi sta per venire un infarto. La afferro per una mano e la porto nel mio ufficio. La bacio, un lungo bacio, sento quei suoi mammelloni premermi contro il petto, quando me ne rendo conto quasi mi viene un altro infarto. Mi siede sulla sedia, si avvicina, ho le sue tette praticamente ad altezza viso. Che faccio? Non ne approfitto? Le sollevo la maglia, indossa uno dei quei reggiseni che si aprono davanti, forse non bellissimi a vedersi, ma direi “utili”, lo apro, ho visto la Madonna e tutti i Santi insieme, quelle due tette enormi sono a mia disposizione, non so nemmeno più bene cosa faccio, lecco, ciuccio, ci metto la faccia in mezzo, lei sorride, si morsica un labbro, le metto le mani sul culo, in pratica: non ci capisco più un cazzo, non so se sono passati 5 minuti o mezz’ora. A questo punto probabilmente vuole darmi il colpo di grazia, mi fa alzare, sono appoggiato contro la scrivania, mi slaccia i pantaloni e me lo tira fuori, è veramente di marmo. “Si esibisce” in un pompino “magistrale”, praticamente senza mai toccarmelo con le mani, non resisto, mi gira la testa, non le dico nemmeno che sto per venire, vedo di nuovo la Madonna, vengo, lei non fa una piega, ho comprato un mazzo di carte con 52 jolly, ingoia e non si ferma. Va avanti ancora un po’, non so dirvi quanto perché non ci capivo più un cazzo. Si alza, si slaccia il bottone dei pantaloni, si gira e mi appoggia quel culo sull’uccello. La abbraccio, mano sinistra sulle tette e mano destra nei pantaloni, anzi, nelle mutande. Non sento un pelo, ma sento un lago, è bagnatissima. Infilo due dita dentro, geme, inizio a sditalinarla, con una mano le strizzo (per quello che riesco) le tette, gode, me lo fa capire. Le tolgo le dita da dentro, mi dice: “No, che fai?”, rispondo: “Assaggio”, ride, ho le dita zuppe, assaggio, ecco: la migliore mai assaggiata in vita mia, le dico: “Sei buona”, risponde: “Anche tu”. Rimetto le dita dentro, lei gode e io godo che lei goda. Ci fermiamo, ci baciamo ancora. Poi ognuno a casa sua. Alla sera qualche messaggio, torna angelo, mi racconta i suoi sogni della vita, le racconto i miei, mi scrive: “Ci rivediamo, vero?”, io: “Certo, quando vuoi”, Lei: “Questo era solo un assaggio”. Ho le farfalle nella pancia, in mezz’ora mi ha messo KO. Ci ridiamo appuntamento a sabato sera.
 

Lomnc

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Appena finisco di riattaccare tutti santi caduti dal calendario, ti racconto casa penso del racconto...la madonna non la trovo...
 

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