Lupin78
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Amy aveva 24 anni ed era sempre stata una ragazza molto attraente: alta, con lunghi capelli castani scuri, dei bellissimi occhi verdi, un seno prosperoso e un sedere sodo e ben tornito. Era molto popolare tra i suoi coetanei maschi e molto invidiata dalle ragazze. Di solito riusciva sempre ad ottenere quello che voleva perchè era una manipolatrice e in molti erano sempre pronti a farle favori per avere un po' della sua attenzione. Tuttavia lei era un'arrivista ed era molto attratta dalla vita lussuosa e dagli agi, per questo aveva cominciato a frequentare uomini più grandi di lei. Nell'ultimo anno aveva avuto un colpo di fortuna, era riuscita ad attirare l'attenzione di Roman, un ricco magnate di origine russa sulla cinquantina, con cui aveva iniziato una relazione clandestina. L'uomo era sposato ed aveva due figlie Vika e Yulia, ed ufficialmente Amy era la sua segretaria. L'uomo spesso si ritrovava con lei in una camera d'albergo con la scusa di essere fuori per lavoro.
Amy da parte sua non era famosa per passare inosservata e ostentava i regali che le aveva fatto Roman, come i vestiti firmati, i gioielli e soprattutto una Porsche Panamera che Roman le aveva regalato per il suo compleanno. Per "ringraziarlo" del regalo, Amy aveva regalato a Roman una notte indimenticabile, tanto che l'uomo alla fine sfinito si era addormentato come un sasso. Amy si stupiva del fatto che un uomo della sua età fosse così insaziabile a letto, si era concessa anche in un rapporto anale, cosa che non amava particolarmente, ma ne valeva la pena di provare un po' di disagio, visto il tenore di vita che aveva ottenuto.
Questa ostentazione aveva fatto si che le figlie dell'uomo cominciassero a sospettare qualcosa e dopo aver pedinato il padre scoprirono che quello che sospettavano era vero, ovvero l'odiosa e antipatica segretaria del padre aveva una relazione con lui. Infuriate, per quello che l'uomo stava facendo alla loro madre e a loro, decisero di vendicarsi di quella donna che stava facendo allontanare loro padre dalla famiglia e rumandogli il suo patrimonio.
Grazie al fidanzato medico di Yulia, ordirono un piano per farla pagare ad Amy: si erano procurate un potentissimo diuretico, ora bisognava trovare un modo per farglielo assumere e poi avrebbero messo in atto il loro piano. Il ragazzo di Yulia non sapeva di preciso cosa avessero in mente le due ragazze di preciso (pensava che le due avessero letto di qualche folle dieta su internet) e le aveva pregate di andarci piano con quel diuretico che era molto forte e avrebbero potuto avere problemi di incontinenza e di prenderne al massimo qualche goccia.
Il pomeriggio del giorno dopo le due andarono a trovare nel suo ufficio il padre e Yulia si offrì di preparare un thè, sarebbe stata la sua occasione. Una volta versato il thè nelle tazze, estrasse dalla borsetta il flaconcino del diuretico e ma nello svitarlo le cadde il contagocce che si ruppe, al quel punto decise di versarne un po' dalla boccetta ma l'entrata di Vika nella cucina la fece sobbalzare e nella tazza finì quasi metà contenuto. Le due ragazze si guardarono e pensarono, poco male peggio per lei. Le due tornarono dal padre e chiamarono Amy per offrire anche a lei una tazza di thè. A quest ultima, non piacevano per nulla le due figlie di Roman, ma non voleva sembrare scortese difronte a lui e accettò con un finto sorriso.
Vika e Yulia si erano assicurate che Amy bevesse la tazza giusta, sarebbe stato un disastro se per sbaglio l'avesse bevuta una di loro o anche il padre perchè la perdita della sua reputazione avrebbe danneggiato anche loro.
Secondo il bugiardino del diuretico per fare completamente effetto sarebbero dovuti passare 20 minuti/mezz'ora. Le due quindi salutarono il padre e se ne andarono preparando l'altra parte del loro piano.
Quella stessa sera Roman sarebbe dovuto andare ad un incontro di lavoro e aveva chiesto ad Amy di accompagnarlo. A quell'incontro ci sarebbero stati molti grandi nomi dell'imprenditoria. Roman era partito in anticipo, mentre Amy doveva finire di preparare dei documenti e soprattutto doveva farsi bella per la serata: aveva indossato un vestito attillato che metteva in evidenza le sue forme e di sicuro pensava che avrebbe attirato molto attenzioni a quell'incontro di ricchi imprenditori.
Proprio mentre era appena scesa nel garage privato di Roman e stava per aprire la portiera della sua Porsche, sentì un leggero senso di disagio nel basso ventre, pensò che era strano visto che aveva fatto pipì non molto tempo prima, forse aveva bevuto troppo thè. Non le andava di salire di nuovo in ufficio facendo venti piani in ascensore, l'avrebbe fatta più tardi nell'hotel dove si sarebbe tenuto l'incontro, Roman aveva già affittato una camera per loro. Così salì in macchina e partì verso l'hotel. Calcolò che ci sarebbero voluti circa una ventina di minuti per raggiungerlo ad una velocità non troppo sostenuta. Purtroppo però non aveva fatto i conti con il traffico delle grandi città e rimase imbottigliata, proprio mentre imprecava dentro di se verso le decine di auto ferme davanti a lei sentì una fitta proveniente dal sui inguine, Amy si stava veramente pentendo di non essere risalita in ufficio per fare pipì ora, aveva veramente urgenza di usare il bagno. Cominciò a tamburellare nervosa sul volante con le dita e finalmente dopo un tempo che era sembrato interminabile, il traffico cominciò a muoversi. A quel punto il bisogno di urinare era diventato il suo unico pensiero, essendo in piena città non poteva accostarsi nel bordo della strada e anche se avesse potuto farlo, la sua dignità glie l'avrebbe impedito. Non pensava nemmeno di usufruire di un qualche bagno pubblico germofobica come era, la sua unica opzione era arrivare al più presto in hotel, così sarebbe salita di corsa nella stanza e si sarebbe finalmente liberata la vescica, così spinse il suo piede con tacco 12 sull'acceleratore, il che non sfuggi ad una pattuglia della polizia che le ordinò di accostare. Amy di morse il labbro per la frustrazione. Dalla volante scese un nerboruto poliziotto di mezza età che la squadrò e le chiese di scendere per mostrarle i documenti e le chiese perchè correva così. Amy con uno sforzo uscì dalla vettura, la sua vescica le sembrava un pallone da basket e aveva quasi paura di muoversi troppo bruscamente, fece uno dei suoi migliori sorrisi che ebbe il suo effetto e quindi se la cavò con una semplice ramanzina. Dopo aver ringraziato l'agente, e risalì in macchina. Proprio mentre si sedeva ebbe una fitta che per un paio di secondi le fece perdere il controllo, col risultato che un piccolo getto di pipì le uscì dalla sua fica depilata. Riuscì a riprendere subito il controllo, si alzò la gonna e vide una piccola macchia bagnata sul suo perizoma. Non poteva crederci che le stesse succedendo, di solito era sempre attenta a non trovarsi in queste situazioni andava sempre al bagno prima di uscire, stavolta non l'aveva fatto per via della fretta, si maledì ancora per non essere risalita in ufficio quando aveva sentito lo stimolo.
Finalmente raggiunse l'hotel ma per trovare un parcheggio sprecò altri preziosi minuti, mentre la sua situazione peggiorava.
Proprio mentre stava andando verso l'ascensore si sentì chiamare, era Roman che la intercettò, con grande disagio Amy abbozzò un sorriso e si diresse verso di lui. l'incontro stava per iniziare e non aveva il tempo per salire in camera. Pensò rapidamente, sentì che non poteva resistere per molto ancora, sentiva gli slip umidi, mentre cercava parcheggio aveva avuto un'altra perdita, per fortuna la gonna non si era bagnata. Una volta iniziato l'incontro avrebbe detto che si era dimenticata qualcosa in macchina e avrebbe cercato un bagno. Era troppo imbarazzata per dire a Roman la verità, voleva apparire sempre perfetta ai suoi occhi.
L'incontro era iniziato ed Amy sapeva che era questione di minuti prima che perdesse la sua battaglia, sentiva che la sua fica si potesse spalancare come un portone da un momento all'altro per far uscire il torrente che conteneva la sua vescica.
All'incontro si erano presentate con grande sorpresa di Roman anche sua moglie e le sue due figlie "ufficialmente" per fargli una sorpresa. Vika e Yulia guardarono Amy e sorrisero, quest ultima con uno sforzo ricambiò il sorriso, mentre una goccia di sudore le scendeva dalla fronte. Le due notarono le gambe della ragazza strette e un senso di disagio sul suo viso. Yulia si chiese come potesse ancora resistere dopo tutto quel diuretico, doveva avere una vescica di ferro. Ma doveva essere al limite, pensò. Così mentre i genitori parlavano con Roman che faceva finta di aver apprezzato la sorpresa. Yulia e Vika avevano attaccato una conversarsazione con Amy cercando di trattenerla darlo scappare verso il bagno. Amy sentiva di essere ormai al limite e disse a Roman che aveva dimenticato dei documenti in macchina e sarebbe andata a prenderli. Amy si uscì dalla sala e si diresse verso i servizi, con sui grande sgomento trovò un cartello con scritto fuori servizio, Vika e Yulia avevano pagato 500 euro un'inserviente per mettere temporaneamente quel cartello per la durata dell'incontro. Così disperata Amy tornò nella sala e non potendo fare altrimenti confessò a Roman che aveva assolutamente urgenza di usare il bagno ma i servizi erano fuori servizio. Roman non poteva salire in camera o sua moglie avrebbe scoperto la sua relazione extraconiugale, chiese a Amy se potesse resistere fino alla fine dell'incontro ma la ragazza fece un nervoso cenno di no con la testa, ormai aveva abbandonato la propria dignità e si stava tenendo l'inguine con la mano, era quasi alle lacrime. Si mise a piagnucolare "ti prego Roman, ho bisogno di pisciare, sto male!". Roman era pietrificato dall'imbarazzo. Vika e Yulia erano raggianti, la loro vendetta finalmente si stava per compiere.
All'improvviso si udì uno scroscio che ruppe il silenzio nella sala dopo la dichiarazione di Amy, un potentissimo getto partì dall'inguine della ragazza, il suo perizoma non poteva contenerlo e il potente getto colpì rumorosamente il pavimento di marmo tra gli sguardi attoniti dei presenti. Amy sembrava quasi essersi estraniata dal mondo incapace di fermare il torrente che stava uscendo dalla sua fica che durò per un minuto intero. Quando la ragazza si riprese si rese conto di cosa era accaduto fuggì dalla sala in lacrime lasciando dietro di se un lago.
Dal quel giorno Amy aveva cambiato città per la vergogna e ogni giorno rimpiangeva ciò che aveva perso, senza i soldi di Roman aveva dovuto vendere la Porsche e i gioielli ed ora viveva in un modesto appartamento. Non aveva più cercato di contattare Roman, che dopo delle umilianti scuse si era riappacificato con la moglie. Tuttavia non aveva ancora rinunciato alla bella vita, dopotutto le bastava trovare un altro ricco uomo d'affari...
Amy da parte sua non era famosa per passare inosservata e ostentava i regali che le aveva fatto Roman, come i vestiti firmati, i gioielli e soprattutto una Porsche Panamera che Roman le aveva regalato per il suo compleanno. Per "ringraziarlo" del regalo, Amy aveva regalato a Roman una notte indimenticabile, tanto che l'uomo alla fine sfinito si era addormentato come un sasso. Amy si stupiva del fatto che un uomo della sua età fosse così insaziabile a letto, si era concessa anche in un rapporto anale, cosa che non amava particolarmente, ma ne valeva la pena di provare un po' di disagio, visto il tenore di vita che aveva ottenuto.
Questa ostentazione aveva fatto si che le figlie dell'uomo cominciassero a sospettare qualcosa e dopo aver pedinato il padre scoprirono che quello che sospettavano era vero, ovvero l'odiosa e antipatica segretaria del padre aveva una relazione con lui. Infuriate, per quello che l'uomo stava facendo alla loro madre e a loro, decisero di vendicarsi di quella donna che stava facendo allontanare loro padre dalla famiglia e rumandogli il suo patrimonio.
Grazie al fidanzato medico di Yulia, ordirono un piano per farla pagare ad Amy: si erano procurate un potentissimo diuretico, ora bisognava trovare un modo per farglielo assumere e poi avrebbero messo in atto il loro piano. Il ragazzo di Yulia non sapeva di preciso cosa avessero in mente le due ragazze di preciso (pensava che le due avessero letto di qualche folle dieta su internet) e le aveva pregate di andarci piano con quel diuretico che era molto forte e avrebbero potuto avere problemi di incontinenza e di prenderne al massimo qualche goccia.
Il pomeriggio del giorno dopo le due andarono a trovare nel suo ufficio il padre e Yulia si offrì di preparare un thè, sarebbe stata la sua occasione. Una volta versato il thè nelle tazze, estrasse dalla borsetta il flaconcino del diuretico e ma nello svitarlo le cadde il contagocce che si ruppe, al quel punto decise di versarne un po' dalla boccetta ma l'entrata di Vika nella cucina la fece sobbalzare e nella tazza finì quasi metà contenuto. Le due ragazze si guardarono e pensarono, poco male peggio per lei. Le due tornarono dal padre e chiamarono Amy per offrire anche a lei una tazza di thè. A quest ultima, non piacevano per nulla le due figlie di Roman, ma non voleva sembrare scortese difronte a lui e accettò con un finto sorriso.
Vika e Yulia si erano assicurate che Amy bevesse la tazza giusta, sarebbe stato un disastro se per sbaglio l'avesse bevuta una di loro o anche il padre perchè la perdita della sua reputazione avrebbe danneggiato anche loro.
Secondo il bugiardino del diuretico per fare completamente effetto sarebbero dovuti passare 20 minuti/mezz'ora. Le due quindi salutarono il padre e se ne andarono preparando l'altra parte del loro piano.
Quella stessa sera Roman sarebbe dovuto andare ad un incontro di lavoro e aveva chiesto ad Amy di accompagnarlo. A quell'incontro ci sarebbero stati molti grandi nomi dell'imprenditoria. Roman era partito in anticipo, mentre Amy doveva finire di preparare dei documenti e soprattutto doveva farsi bella per la serata: aveva indossato un vestito attillato che metteva in evidenza le sue forme e di sicuro pensava che avrebbe attirato molto attenzioni a quell'incontro di ricchi imprenditori.
Proprio mentre era appena scesa nel garage privato di Roman e stava per aprire la portiera della sua Porsche, sentì un leggero senso di disagio nel basso ventre, pensò che era strano visto che aveva fatto pipì non molto tempo prima, forse aveva bevuto troppo thè. Non le andava di salire di nuovo in ufficio facendo venti piani in ascensore, l'avrebbe fatta più tardi nell'hotel dove si sarebbe tenuto l'incontro, Roman aveva già affittato una camera per loro. Così salì in macchina e partì verso l'hotel. Calcolò che ci sarebbero voluti circa una ventina di minuti per raggiungerlo ad una velocità non troppo sostenuta. Purtroppo però non aveva fatto i conti con il traffico delle grandi città e rimase imbottigliata, proprio mentre imprecava dentro di se verso le decine di auto ferme davanti a lei sentì una fitta proveniente dal sui inguine, Amy si stava veramente pentendo di non essere risalita in ufficio per fare pipì ora, aveva veramente urgenza di usare il bagno. Cominciò a tamburellare nervosa sul volante con le dita e finalmente dopo un tempo che era sembrato interminabile, il traffico cominciò a muoversi. A quel punto il bisogno di urinare era diventato il suo unico pensiero, essendo in piena città non poteva accostarsi nel bordo della strada e anche se avesse potuto farlo, la sua dignità glie l'avrebbe impedito. Non pensava nemmeno di usufruire di un qualche bagno pubblico germofobica come era, la sua unica opzione era arrivare al più presto in hotel, così sarebbe salita di corsa nella stanza e si sarebbe finalmente liberata la vescica, così spinse il suo piede con tacco 12 sull'acceleratore, il che non sfuggi ad una pattuglia della polizia che le ordinò di accostare. Amy di morse il labbro per la frustrazione. Dalla volante scese un nerboruto poliziotto di mezza età che la squadrò e le chiese di scendere per mostrarle i documenti e le chiese perchè correva così. Amy con uno sforzo uscì dalla vettura, la sua vescica le sembrava un pallone da basket e aveva quasi paura di muoversi troppo bruscamente, fece uno dei suoi migliori sorrisi che ebbe il suo effetto e quindi se la cavò con una semplice ramanzina. Dopo aver ringraziato l'agente, e risalì in macchina. Proprio mentre si sedeva ebbe una fitta che per un paio di secondi le fece perdere il controllo, col risultato che un piccolo getto di pipì le uscì dalla sua fica depilata. Riuscì a riprendere subito il controllo, si alzò la gonna e vide una piccola macchia bagnata sul suo perizoma. Non poteva crederci che le stesse succedendo, di solito era sempre attenta a non trovarsi in queste situazioni andava sempre al bagno prima di uscire, stavolta non l'aveva fatto per via della fretta, si maledì ancora per non essere risalita in ufficio quando aveva sentito lo stimolo.
Finalmente raggiunse l'hotel ma per trovare un parcheggio sprecò altri preziosi minuti, mentre la sua situazione peggiorava.
Proprio mentre stava andando verso l'ascensore si sentì chiamare, era Roman che la intercettò, con grande disagio Amy abbozzò un sorriso e si diresse verso di lui. l'incontro stava per iniziare e non aveva il tempo per salire in camera. Pensò rapidamente, sentì che non poteva resistere per molto ancora, sentiva gli slip umidi, mentre cercava parcheggio aveva avuto un'altra perdita, per fortuna la gonna non si era bagnata. Una volta iniziato l'incontro avrebbe detto che si era dimenticata qualcosa in macchina e avrebbe cercato un bagno. Era troppo imbarazzata per dire a Roman la verità, voleva apparire sempre perfetta ai suoi occhi.
L'incontro era iniziato ed Amy sapeva che era questione di minuti prima che perdesse la sua battaglia, sentiva che la sua fica si potesse spalancare come un portone da un momento all'altro per far uscire il torrente che conteneva la sua vescica.
All'incontro si erano presentate con grande sorpresa di Roman anche sua moglie e le sue due figlie "ufficialmente" per fargli una sorpresa. Vika e Yulia guardarono Amy e sorrisero, quest ultima con uno sforzo ricambiò il sorriso, mentre una goccia di sudore le scendeva dalla fronte. Le due notarono le gambe della ragazza strette e un senso di disagio sul suo viso. Yulia si chiese come potesse ancora resistere dopo tutto quel diuretico, doveva avere una vescica di ferro. Ma doveva essere al limite, pensò. Così mentre i genitori parlavano con Roman che faceva finta di aver apprezzato la sorpresa. Yulia e Vika avevano attaccato una conversarsazione con Amy cercando di trattenerla darlo scappare verso il bagno. Amy sentiva di essere ormai al limite e disse a Roman che aveva dimenticato dei documenti in macchina e sarebbe andata a prenderli. Amy si uscì dalla sala e si diresse verso i servizi, con sui grande sgomento trovò un cartello con scritto fuori servizio, Vika e Yulia avevano pagato 500 euro un'inserviente per mettere temporaneamente quel cartello per la durata dell'incontro. Così disperata Amy tornò nella sala e non potendo fare altrimenti confessò a Roman che aveva assolutamente urgenza di usare il bagno ma i servizi erano fuori servizio. Roman non poteva salire in camera o sua moglie avrebbe scoperto la sua relazione extraconiugale, chiese a Amy se potesse resistere fino alla fine dell'incontro ma la ragazza fece un nervoso cenno di no con la testa, ormai aveva abbandonato la propria dignità e si stava tenendo l'inguine con la mano, era quasi alle lacrime. Si mise a piagnucolare "ti prego Roman, ho bisogno di pisciare, sto male!". Roman era pietrificato dall'imbarazzo. Vika e Yulia erano raggianti, la loro vendetta finalmente si stava per compiere.
All'improvviso si udì uno scroscio che ruppe il silenzio nella sala dopo la dichiarazione di Amy, un potentissimo getto partì dall'inguine della ragazza, il suo perizoma non poteva contenerlo e il potente getto colpì rumorosamente il pavimento di marmo tra gli sguardi attoniti dei presenti. Amy sembrava quasi essersi estraniata dal mondo incapace di fermare il torrente che stava uscendo dalla sua fica che durò per un minuto intero. Quando la ragazza si riprese si rese conto di cosa era accaduto fuggì dalla sala in lacrime lasciando dietro di se un lago.
Dal quel giorno Amy aveva cambiato città per la vergogna e ogni giorno rimpiangeva ciò che aveva perso, senza i soldi di Roman aveva dovuto vendere la Porsche e i gioielli ed ora viveva in un modesto appartamento. Non aveva più cercato di contattare Roman, che dopo delle umilianti scuse si era riappacificato con la moglie. Tuttavia non aveva ancora rinunciato alla bella vita, dopotutto le bastava trovare un altro ricco uomo d'affari...
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