Il movimento repentino mi fa cadere di schiena sul materasso, lei agilmente mi appoggia le mani sulle spalle e mi sale a cavalcioni.
“Voglio scoparti!” Esclama ad alta voce.
Il mio cazzo eretto entra senza difficoltà nella sua calda figa bagnata. Sento il suo pube sbattere contro la radice del mio membro mentre comincia a muovere il bacino.
Lei mi guarda negli occhi soddisfatta di avermi in pugno.
Io la guardo e lei per provocarmi si porta le mani al seno stimolandosi i capezzoli.
Si volta verso il comò e osserva l’immagine riflessa nel grande specchio compiacendosi.
Continua a muovere il bacino inarcando la schiena avanti ed indietro, ora le sue dita stimolano i miei capezzoli, pizzica forte ed una scarica elettrica mi fa inarcare la schiena.
Il cazzo scivola fuori ma lei è lesta a riaccoglierlo dentro il suo ventre.
Mi graffia leggermente il torace provocandomi ulteriori brividi in tutto il corpo.
Afferra le mie mani e le porta sulle sue chiappe.
“Toccami!”
Mi sollevo assecondando e aiutando il suo movimento ritmato mettendomi seduto con lei ancora impalata sul mio cazzo.
Le mie mani aggrappate alle sue chiappe le allargano e iniziano a massaggiarle.
Mi rendo conto che sto dando le spalle allo specchio sulla porta del bagno, peccato! Lo spettacolo di lei seduta sopra di me con le chiappe aperte deve essere indimenticabile ma non me lo posso gustare.
Riesco a toccare la mia asta mentre viene stantufata e lubrifico bene le mie dita con i suoi succhi. Inizio a stimolarle brevemente l’ano e subito infilo un dito che scivola dentro facilmente fino alle nocche.
“Ohh sí! Anche lí” urla Chiara, ormai si è lasciata andare e da libero sfogo ai suoi sospiri e gridolini di piacere.
Inizio a muoverlo dentro di lei e rapidamente un secondo dito allarga il suo buchetto.
È morbida come burro, sciolta dall’eccitazione e dall’abbondante lubrificazione.
Improvvisamente si sfila da me, si mette a quattro zampe guardando la specchiera del comò e mi dice: “sverginami il culo! Sono pronta!”.
Non mi faccio pregare e mi posiziono dietro di lei, osservo la sua schiena fasciata nel corpetto al termine del quale noto le fossette sopra le anche, io li ho sempre chiamati gli ‘appoggia pollici’, lei impugna la mia asta da sotto e se la dirige verso l’ano.
Le allargo le chiappe con le mani, la mia cappella appoggiata sull’apertura e iniziò a spingere dolcemente, lei tiene sempre l’asta con le mani suggerendomi la forza da applicare, vedo il suo buchetto dilatarsi intorno al mio glande, piano piano lo vedo sparire e le pareti iniziano ad aderire sulla mia asta. Arrivo quasi in fondo quando lei toglie la mano, sento due o tre spasmi muscolari intorno alla base prima di iniziare a muovermi piano avanti ed indietro, lei si è fatta silenziosa, mugola appena. Piano piano si rilassa e riesco a muovermi più agevolmente, infilo la mano sotto la sua pancia ed inizio a sfregare il cliotoride.
“Oh sì mi piace!” Dice ad alta voce e ricomincia ad ansimare forte, sento forti contrazioni ed un tremolio. “Oddio! Sto venendo!”
Le sussurro: “anch’io sto per venire”.
“Riempimi il culo!” Mi dice.
Io mi lascio andare e con il cazzo pulsante le vengo dentro.
Mi sfilo e vedo il buco arrossato chiudersi lentamente davanti ai miei occhi.