Racconto di fantasia Come persi la verginità anale

Doberman64

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Racconto di fantasia.


Nei periodi estivi, ero costretto ad andare con i miei genitori, partivamo da Roma per recarci al loro paese natio: una piccola cittadina della provincia di Napoli. Dove avevano un'abitazione di proprietà, inserita in un cortile ove vi erano altre case, abitate da zii e cugini. Durante le varie giornate, giocavo sempre con i cugini. A volte si giocava in casa, e a volte nel cortile. Dei vari cugini, preferivo giocare con Enrico della stessa mia età, (entrambi 13enni).

Eravamo molto uniti, anche perché lui a volte veniva in vacanza da noi a Roma. Un giorno, eravamo a casa sua a giocare, Enrico mi dice che suo fratello “ Fabio di 16 anni” ha nascosto nel capanno degli attrezzi dei giornaletti pornografici. Enrico mi confida che suo fratello a volte sia da solo che con lui, va lì a guardarli e, mentre li sfoglia, abbassa i pantaloni e si tocca il pisello. In due occasioni ha costretto lui a toccargli il pisello, mentre lo faceva Fabio gli metteva un dito dietro.

Enrico, inoltre, mi confida che quando facevano quelle cose, provava piaceva, e il suo pisello diventava duro.

Enrico mi dice: “Se mantieni il segreto, ti faccio vedere i giornaletti”. Avendo avuto la certezza che non avrei raccontato niente a nessuno, ci siamo recati nel capanno.

Una volta dentro, Enrico mi chiede di dargli una mano a spostare due grosse casse, appena spostate, troviamo tre giornali pornografici.

Ricordo che si trattavano della rivista “Le ore”. Ne prendemmo una a testa e iniziammo a sfogliarle.

Per me era la prima volta che guardavo una rivista del genere. Le immagini che vedevo: erano donne che prendevano in bocca i membri di uomini, in altre immagini si vedevano gli uomini che infilavano il loro membro sia nel culo, sia nella vagina delle donne. Alla vista di tutte queste immagini, avevo delle strane, ma piacevole sensazioni, avevo anche il pisello duro. Lo dissi ad Enrico, lui mi rispose che succedeva anche a lui, ed era normale, così gli aveva detto Fabio. Enrico, mi chiese se volevo vedere come facevano lui e il fratello con il pisello, io dissi di si.

Entrambi ci abbassammo i pantaloni e le mutandine, avevamo i piselli duri.

Lui prese in mano il mio pisello, mi disse di prendere il suo, e di fare come faceva lui, iniziò a fare su e giù con la mano, prima pianissimo e man mano aumenta la velocità, io facevo altrettanto.

Iniziavo a sentire uno strano piacere, mai provato prima, aumenta sempre di più. Lo dissi ad Enrico, lui si avvicinò, mi chiese se volevo provare ad avere un dito nel culo, come faceva Fabio a lui, dissi di sì, mi disse di sollevare il culo, poi si leccò un dito e lo infilò tutto dentro di me, senti male. Lui lo muoveva avanti e dietro, e la cosa iniziava a piacermi.

Continuò per alcuni minuti, mentre io mi toccavo il pisello, finchè ad un certo punto, il piacere divenne fortissimo, e con la bocca emettevo dei gemiti. Era talmente forte il piacere, che avevo fastidio a toccarmi la punta del pisello. Poi, all'improvviso, così com'era arrivato, finì (avevo avuto il mio primo orgasmo senza eiaculazione). Enrico aveva avuto lo stesso piacere. Mi riferì che quando toccava il pisello di suo fratello, ed aveva questo piacere, poi gli usciva a spruzzo, un liquido bianco e appiccicoso, a volte spruzzava talmente forte che gli finiva in faccia.

Dopo esserci rivestiti, mettemmo tutto a posto, sia i giornali che le due casse. Questo gioco andò avanti per alcuni giorni, era sempre più bello, provavamo un grande piacere a segarci a vicenda, anche a stimolare l'ano con il dito, sempre a vicenda.

Un pomeriggio, stranamente, Enrico non si fece sentire. Non era a casa e nemmeno in giro per il cortile.

Andai a cercarlo al capanno. La porta era socchiusa, entrai piano, vidi Enrico, era nudo che stava con la testa in mezzo alle gambe di Fabio, (anche lui nudo), faceva su e giù mentre aveva in bocca il pisello. Fabio diceva: “ Bravo, continua, vedi hai imparato subito, si così mmmm”.

Io rimasi bloccato dalla scena, ma allo stesso tempo provavo eccitazione nel vederli, mi si era indurito il pisello:nulla a che vedere con quello di Fabio, il suo era lungo e grosso. Sbalordito, da quella scena a cui assistevo, non mi resi conto di aver fatto rumore, Fabio si accorse di me, si alzò di scatto, venne da me, mi prese per un braccio spingendomi dove c'era Enrico. Aveva ancora quel pisello enorme duro.

Fabio mi fissava, ad un certo punto disse: “ che facevi lì eh! Ci spiavi?”.

Io risposi di si. Lui continuò: “ E, ti piaceva ciò che vedevi?”.

Io: “ si, si, mi piaceva”. Alchè, Fabio mi disse: “ spogliati nudo, subito”.

Ubbidì, un po per paura, un po per piacere. Fabio mi obbligò ad inginocchiarmi tra le gambe di Enrico, avevo davanti alla mia faccia il pisello, Fabio mentre spingeva la mia testa, disse: “ prendilo in bocca e fa come faceva lui a me, quando ci spiavi”.

Iniziai a fare su e giù, all'improvviso Fabio iniziò a leccarmi il culo, contemporaneamente infilava il dito dentro, poi divennero due. Sentivo male, gli dissi: “ Fabio, mi stai facendo male, smettila”. Lui: “ Ti è piaciuto spiarci, ora devo punirti, ti fa male, poi vedrai che ti piacerà”. Infatti, aveva ragione, dopo i primi dolori, iniziavo a percepire piacere. Quando si accorse che mi stava piacendo, tolse le dita dal mio culetto, ma subito dopo, sentii Il suo pisello spingere sul mio forellino. Mentre si faceva strada dentro di me, sentivo un male atroce.

Fabio si disinteressa dei lamenti, continuò a spingere, finchè non mi entrò tutto dentro. Avevo il culetto in fiamme, mi bruciava, avevo le lacrime agli occhi, (smisi anche di succhiare il pisello ad Enrico). Enrico se ne accorse, infatti mi sussurrò: “ Resisti, vedrai frà un po ti piacerà, io non te lo detto, ma è successo anche a me”. Quello stronzo di Fabio aveva inculato suo fratello, e ora stava inculando me.

Dopo aver resistito a quel dolore per qualche minuto, effettivamente iniziavo a sentire un piacere, era diverso da quello di quando ci toccavamo il pisello, questo era più intenso. Ad ogni spinta nel mio culetto, da parte di Fabio, io lo sentivo parlare, diceva: “ che culo stretto che hai, mi stai facendo godere molto, si te lo allargo tutto, mmm…” All'improvviso sentì nel culetto, un qualcosa di caldo, e il piacere aumentò, contemporaneamente Fabio disse: “ ahhh siii eccomi ti sborro nel culo, siii godo". Dopo un po’ smise di spingere, uscì dal mio culetto, sentivo colare qualcosa di caldo lungo le mie gambe, era quel liquido bianco e appiccicoso, che mi aveva parlato Enrico. Dopo quella volta, ci furono altre volte ancora, sia per me che per Enrico, e il piacere aumenta sempre di più per entrambi.
 

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MombaroccioHot

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Bel racconto! Qualcosa di simile.capitò con mio cugino al quale lo infilai tutto in culo. Poi lui crescendo mi ricambio la.cortesia e ingoiai molto sperma
 

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